Manca solo il candidato sindaco: svelato il “mistero” dei mille consultandi

Il Pd svela “l’inghippo” dei mille o meglio i meccanismi e gli uomini che stanno dietro alle consultazioni proto-primarie (lo stesso partito non esclude quelle vere) per un coinvolgimento dal basso della società civile di area PD. La consultazione terminerò il 24 settembre senza che necessariamente dopo quella data si abbia un candidato sindaco. La Schlein avrebbe benedetto le consultazioni mentre il segretario Pd Massimo Gazza fino a ieri più abbottonato, si è detto “disponibile” ad una sua eventuale chiamata corale. I vertici del partito intanto escludono la possibilità Alessio Mammi: “è un bravo assessore regionale, resta là”
I conferenzieri di stamane: l’area Schlein è preponderante. Poi ci sono Gazza, che non si è espresso, Cantergiani bonacciniano ed il lettiano Cavallaro

C’è una notizia, anzi due, che emergono dalla conferenza stampa all’ombra dell’Iren Park che il Pd reggiano ha consumato a pochi giorni dalla chiusura della sua festa provinciale al Campovolo. La prima è che la cosiddetta “consultazione dei mille” che già da mo’ è in atto e che è destinata a concludersi il 24 settembre (senza necessariamente avere tra le mani il profilo del possibile candidato sindaco) non esclude affatto le Primarie, quelle vere. Pur essendo abbastanza evidente (nonostante gli esponenti dem rifiutino questa lettura) che la consultazione dei mille sia stata organizzata in assenza di una quadra precisa sul nome e cognome del futuro primo cittadino post-Vecchi, un po’ per prender tempo, un po’ per allargare il tiro dei coinvolti (e diminuire consequenzialmente quello di chi si sente messo in disparte), non è ancora da escludersi l’ipotesi del voto vero e proprio della base, cioè le Primarie con la P maiuscola. Le proto-primarie dei 1.000 (una mini o maxi consultazione che dir si voglia, vagamente pilotata) attualmente in corso sarebbero poi state pure benedette da Elly Schlein durante la sua recente discesa alla festa del Campovolo. Più di così.

La seconda notizia, che ne contiene un’altra a latere, è invece più minimalista e prosaica: sempre sollecitato da quello spacca…del direttore di 7per24, il segretario Pd Massimo Gazza, il quale fino a ieri più o meno nelle stesse circostanze, aveva assicurato che sarebbe restato al proprio posto, cioè a fare il segretario-arbitro delle consultazioni, si è detto questa volta “disponibile” qualora dai moduli consegnati brevi manu (e in un secondo tempo eventualmente on-line) dei consultandi, dovesse emergere il suo di nome quale possibile successore di Luca Vecchi sullo scranno più alto di palazzo municipale. In caso di stallo nella scelta del candidato sindaco, e questo lo aggiungiamo noi, Gazza potrebbe offrirsi come “garante”, di sicuro sarebbe l’alfiere della continuità e il suo nome sarebbe molto gradito sia a Delrio che a un pezzo degli ex PCI – ex sinistra Ds. Anche se forse sarebbe ora che dentro questo partito le varie aree si provassero la pressione e si capisse una volta per tutte se questa città abbia ancora un cuore rosso che batte molto a sinistra o se tra gli elettori di sinistra si sia affermata una visione più rosea (visto che è anche il colore della Barbie femminista che impazza al cinema), liberale e socialdemocratica. A latere invece, c’è la notizia che Alessio Mammi sarebbe fuori dai giochi. “E’ uno dei migliori assessori regionali all’agricoltura del Paese – hanno detto in coro i capi partito – e resta lì fino a fine mandato”. Magari anche il fatto che Mammi sia un fedelissimo di Bonaccini un po’ conta, di certo non gli attira troppe simpatie né da Roma né dall’area Schlein reggiana.

Alla Festa Pd del Campovolo quest’anno se ne vedono di tutti i colori: qui l’ex Ministro ed ex sindaco Graziano Delrio impone le mani su Lanfranco de Franco, un rito laico con funzione esorcistica. Nel tentativo di scacciare dalla testa di de Franco la benché minima velleità di primarie

Ciò detto, i gruppi di consultazioni dei mille sono 4. E 4 i referenti: Raffaele Leoni (area Schlein) che sta coinvolgendo sostanzialmente i consiglieri comunali Pd presenti e passati, i coordinatori delle consulte territoriali Pd e gli esponenti culturali, economici e sociali. Roberta Mori (area Schlein) che deve invece fare lo stesso con quelli delle giunte presenti e passate, i parlamentari Pd presenti e passati, i consiglieri regionali presenti e passati (non solo Pd, per estensione anche i restanti della maggioranza), i membri delle direzioni provinciali presenti e passati, gli ex segretari del partito, i sindacalisti e i vertici delle associazioni imprenditoriali e di categoria. Antonella Incerti (area Schlein) che deve invece coinvolgere i responsabili delle associazioni che vanno da quelle sanitarie a quelle di volontariato a quelle che lottano contro i disagi sociali di ogni tipo a quelle dei consumatori. Con loro anche i rappresentanti degli ordini professionali. Gianluca Cantergiani che si deve infine occupare più della “base”: membri delle segreterie, segretari dei circoli, componenti delle direzioni e delle assemblee cittadine, associazioni studentesche e pure i leader spirituali, volgarmente detti responsabili delle rappresentanze religiose. 28 invece le domande del questionario: che vanno da considerazioni generali sul tenore di vita a Reggio e sulle priorità cittadine, frazionate per settori (c’è anche un quesito sui servizi Iren), fino alla richiesta se sia preferibile o meno una continuità amministrativa con la ormai precedente amministrazione per sfociare nella richiesta della composizione migliore possibile di coalizione, caratteristiche del candidato ideale eventualmente fornendone pure nome e cognome e, dulcis in fundo, appunto il gradimento su eventuali primarie.

Insomma, tutto molto complicato e abbastanza fumoso. Si discuterà tanto, si faranno tante chiacchiere ma prima o poi – più prima che poi – qualcuno dovrà fare sintesi. Orbene, i famosi mille garibaldini del 1860 sbarcarono a Marsala. Qui al massimo i mille coinvolti il Marsala lo sorseggiano tra un quesito e l’altro. Con funzione corroborante e scaccia freni inibitori. Che magari alla fine salta fuori pure il nome più gradito da candidare a sindaco.

 

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