Mammona Rai: esposto dei Consumatori contro gli stipendi d’oro

Scandalo stipendi d’oro dirigenti e giornalisti del servizio pubblico televisivo. Le associazioni dei Consumatori presentano un esposto alla magistratura

fazio_stipendioIl tetto dei 240mila euro sugli stipendi dei manager pubblici sbandierato come legge? In pratica non è mai esistito. Parola dell’ad della Rai Antonio Campo Dall’Orto nel giorno in cui, “per opportunità ma non per obbligo” dice lui, mette online i mega compensi dei suoi dipendenti oltre i 200mila euro (il suo è da 650mila). Le remunerazioni delle figure apicali sarebbe però inferiore del 15% rispetto al mercato, dicono sempre dalla sede Rai di viale Mazzini. Il 3 agosto i vertici del criticatissimo (per qualità e canore) servizi pubblici tv dovranno comparire davanti a Raffaele Cantone dell’Autorità nazionale anticorruzione dopo l’esposto Usigrai per l’assunzione di una 20ina di alti dirigenti.

Oltre a Campo Dall’Orto, rifulgono i compensi del Presidente Monica Maggioni, 370mila euro, del direttore dell’Informazione Carlo Verdelli, 320mila, dell’ex direttore Rai3 (inutilizzato) Andrea Vianello, pure 320mila, quelli di Ilaria Dallatana direttrice Rai2 e Daria Bignardi direttrice Rai3 (tutte nomine politiche) da 300mila euro, di Paolo Del Brocco, direttore Rai Cinema sempre 300mila euro, Mario Orfeo direttore Tg1 320mila, Marcello Masi e Bianca Berlinguer, direttore Tg2 e direttrice Tg3 da 280mila e Federica Sciarelli conduttrice di “Chi l’ha visto”, trasmissione che le frutta 270mila euro annui, solo per citarne alcuni.

renzicavallorai-650x401-450x401Il loro mantra, “non possiamo cambiare tutto in poco tempo” (specie se si tratta dei propri stipendi, ndr), non convinne ll Codacons che ha presentato una denuncia alla magistratura contabile a seguito della pubblicazione degli abnormi compensi elargiti dalla rete di Stato ai propri dipendenti.

Numerosi direttori Rai guadagnano stipendi superiori ai 300mila euro annui, e molti altri hanno compensi compresi tra i 200 e i 300 mila euro – attacca il presidente del Codacons Marco Maria Donzelli– Già questo basterebbe per gridare allo scandalo, ma c’è dell’altro. Secondo quanto riportato in queste ore dai mass media, una folta schiera di giornalisti e manager della rete percepirebbe stipendi tra i 205 e i 240mila euro annui senza ricoprire alcun incarico: in buona sostanza vengono pagati per non lavorare”.

leccaculo1tfDi sicuro siamo di fronte ad una vergogna nazionale ora però il Codacons vuole andare a fondo e capire se si configuri o meno anche una forma di danno erariale, dal momento che gli stipendi Rai vengono pagati con i soldi dei cittadini raccolti attraverso il canone. Per tale motivo presentiamo oggi stesso un esposto alla Corte dei Conti, affinché acquisisca i dati sui compensi di direttori, manager e giornalisti Rai, e verifichi la congruità degli stessi con particolare riferimento ai soggetti che nell’azienda non svolgono alcuna funzione pur percependo regolare stipendio. Chiediamo inoltre alla Corte di trasmettere alla Procura della Repubblica gli atti governativi che autorizzano il superamento dei tetti massimi ai cachet previsti dalla legge”.

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