Firenze – Novembre è davvero un mese nero per la Toscana. Nella giornata di oggi, mercoledì 12 novembre, ricorrevano i due anni dall’alluvione di Albinia (Grosseto), che causò 6 morti e innumerevoli disagi per la cittadina maremmana che venne sommersa dal fango. A due anni di distanza, la storia si ripete. Corsi e ricorsi, avrebbe forse detto Croce, citando Vico. Poco più in là, infatti, è stata una nuova giornata di passione. Stavolta il maltempo ha colpito l’isola d’Elba e in particolare il territorio del Comune di Rio nell’Elba – in mezz’ora sono caduti 60 mmdi pioggia – dove si sono verificate frane e allagamenti dovuti a esondazioni e alla mancata ricezione sistema fognario.
Rio Marina di nuovo in ginocchio
Poco dopo le 13.00 un violento nubifragio ha colpito il versante orientale dell’isola dell’Arcipelago toscano. Si sono verificati allagamenti, specie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali dei piani terreni di Rio Marina. Molte auto in sosta per strada sono state travolte dall’onda di acqua e fango che è tornata a terrorizzare l’Elba. Sulla stada provinciale SP 26, si sono verificate frane dovute all’acqua fra Rio Marina e Porto Azzurro. I Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire per soccorrere due persone. Nel primo caso un automobilista era rimasto bloccato nella sua auto mentre l’acqua aveva quasi raggiunto il finestrino della vettura lungo la strada che collega Rio Marina a Rio nell’Elba. Nel secondo caso, i pompieri hanno aiutato ad uscire di casa un anziano rimasto bloccato nella sua abitazione a causa dell’acqua che aveva invaso la strada. Si sono allagate ai piani terra alcune abitazioni, ma non ci sono evacuati. Detriti e frane hanno invaso la carreggiata di alcune strade provinciali e comunali, ma sono subito scattati gli interventi di verifica, ripristino e messa in sicurezza che dovrebbero concludersi in serata. Lo comunica la Sala operativa della Protezione civile regionale
A Carrara continuano gli interventi sul Carrione
E mentre il maltempo colpisce altre zone della Toscana, a Marina di Carrara è il tempo della ricostruzione. Il Genio Civile regionale è al lavoro per una ricognizione degli argini del Carrione, il fiume che, esondando, ha allagato la cittadina carrarese lo scorso 5 novembre. I controlli sul corso d’acqua andranno avanti per tutta la settimana e lungo 14 km del suo percorso. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha spiegato che “è doveroso e urgente verificare la stabilità degli argini per restituire sicurezza ai cittadini di Carrara”. I danni subiti dal territorio supererebbero i 100 milioni di euro, almeno secondo una prima stima che è stata resa nota dal sindaco di Carrara, il contestatissimo Angelo Zubbani. “Si tratta di una stima che salirà di sicuro – ha spiegato il primo cittadino – e interessa abitazioni, uffici, negozi. Le strutture pubbliche, al di là di qualche allagamento, non hanno subito danni rilevanti”.
Il baratto e l’intervento di Buffon
Zubbani continua a ribadire che non si dimetterà dalla carica di sindaco. Ma il Municipio di Carrara continua ad essere occupato dai contestatori. Questi ultimi hanno proposto oggi di aiutare gli alluvionati ricorrendo al baratto. Elettricisti, idraulici, falegnami e, insomma, tutti coloro che saranno utili alla ricostruzione, sono stati invitati a prestare i loro servizi agli alluvionati in cambio di qualcosa. Anziché pagare in denaro, insomma, si potrebbe ricorrere allo scambio di oggetti. E se questa è la proposta dei manifestanti, tutt’altra è quella che viene dal portiere della Nazionale, Gianluigi Buffon. Il calciatore, patron della squadra di calcio della Carrarese, ha proposto di donare l’intero incasso della sfida della squadra di casa contro la Pro Piacenza agli alluvionati. E, ovviamente, a pagare il biglietto sabato 15 novembre allo stadio dei Marmi di Carrara, saranno non solo i tifosi, ma anche i dirigenti e tutti i componenti della società azzurra.