Lucca – L’ondata di maltempo che ha interessato la regione Toscana ha messo a dura prova il funzionamento dell’intero sistema idraulico di fiumi e canali, che hanno visto alzare i livelli, in alcuni casi anche sopra i livelli di guardia. La pioggia caduta dall’ultimo giorno dell’anno è stata moltissima come si può desumere anche dal dato record del solo pluviometro di Lucca, che ha battuto in quantità tutti i valori dal 1996 ad oggi, con 301 millimetri totali nel mese di dicembre e già 63 nei primi due giorni dell’anno.
Nel nord della Toscana, territorio di competenza del Consorzio Bonifica 1 Toscana Nord, la situazione è rimasta tutto sommato sotto controllo. Anche il Lago di Massaciuccoli è monitorato per la criticità importante causata dalle piogge intense che lo hanno fatto innalzare fino a superare anche il secondo livello di guardia, fissato a +40 centimetri sopra il mare. Lo sbalzo è stato repentino: in soli due giorni il livello è passato da +20 al doppio.
Il Consorzio è da subito intervenuto per gestire la situazione mettendo in azione la grande stazione di pompe idrovore – l’impianto della Bufalina – che scolmano a mare acqua dal lago al ritmo di 10.000 litri al secondo. Una quantità impressionante se si pensa che la sola azione dell’idrovora riesce ad abbassare il lago fino a 4 centimetri al giorno, così come impressionante è la potenza della stessa idrovora che da sola è in grado di contrastare l’azione contraria del mare in burrasca. La misura eccezionale di accensione dell’idrovora da parte dell’Ente di Bonifica, è stata necessaria proprio per le condizioni meteo del moto ondoso che ha di fatto reso inattivo l’altro scolmatore naturale del Lago, il canale Burlamacca di Viareggio che non ha in questi giorni la forza di opporsi.
“Il lavoro sul lago è intenso e continuo e sarà così fino alla conclusione dell’emergenza. – assicura il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Tecnici e operai tengono accese le idrovore e controllano la tenuta degli argini del Lago su cui si affacciano i tre Comuni di Viareggio, Massarosa e Vecchiano, oltre a moltissime zone abitate e centri artigianali e commerciali.”
Atre numerose azioni per il controllo di vaste zone densamente popolate sono in corso: a Capannori e nella Piana di Lucca si è lavorato per la corretta gestione di casse di espansione, costruite appositamente per non caricare i livelli dei fiumi principali. Opere idrauliche di prima difesa che consentono di trattenere l’acqua e cederla ai fiumi lentamente evitando fenomeni di piena straordinaria. Funzionano in questo modo le casse di Vaiano e di Botronchio che alleggeriscono il canale emissario.
A Massa Carrara ancora un impianto idrovoro mette in sicurezza un bacino importante al cui interno oltre alle abitazioni e’ situato il NOA, Nuovo Ospedale Apuano. L’impianto del Brugiano è acceso da giorni e anche in questo caso l’opera serve per fronteggiare e superare la forte mareggiata.
Localizzati e puntuali sono gli interventi che gli operai e i tecnici stanno eseguendo in queste ore per risolvere situazioni critiche causate dalla pioggia come il cedimento improvviso della sponda del canale Bonazzera a Seravezza, in provincia di Lucca, prontamente riparato con l’intervento di un escavatore che ha ricostruito l’arginatura e il funzionamento del corso d’acqua.
“Lavoriamo intensamente in queste giornate e se oggi ci troviamo di fronte a situazioni gestibili lo dobbiamo al lavoro di prevenzione che compiamo durante tutto l’anno su fiumi e canali, grandi e piccoli. – conclude Ridolfi – La cura costante dei corsi d’acqua dalla sorgente fino al mare, e di tutti i sistemi di invaso e delle aree umide, rappresenta l’unica risposta concreta per ridurre il rischio idrogeologico e rendere i territori più sicuri.”.