La Toscana cade a pezzi, o meglio, scivola via, lungo i torrenti, i fiumi,i ruscelli che quest'acqua dal ritmo infernale gonfia, trabocca, incita a divorare una terra che è ormai fango. Sono circa mille, le persone evacuate, trenta metri di mura medioevali a Volterra, scivolano giù come se fossero costruite sul sapone, un cavallo muore nel fango a Grosseto, passando in mezzo ai vivai pistoiesi si vedono alberi, arbusti, palmeti, piante da fiore e siepi specchiarsi in tristi specchi di acqua che riflette il cielo capovolto. Ponsacco è sott'acqua, la corrente forte e migliaia di metri cubi che premono sull’argine dell' Arno hanno eroso i piedi della barriera che divide il corso d’acqua dal bacino di Roffia e quindi dalla frazione di San Miniato. Evacuate almeno 500 persone, la nota ufficiale della Regione parla di mille. Certaldo, si sbriciola una cataratta in località Pian di Sotto a Certaldo all’altezza del borro del Pozzino, una breccia di circa 7 – 8 metri sul fiume Elsa che rischia di diventare una valvola di sfogo in caso di una ondata di pioggia.
Insomma, un disastro, per una regione che come quasi tutte le regioni italiane è a rischio (certezza) di dissesto idrogeologico, tanto da non reggere ventiquattro ore di pioggia scrosciante. E che non finirà: s'allunga l'allerta meteo, si protrae fino a tutto domani, fino alla notte di domani, fino quasi alle prime luci del giorno ancora dopo.
Quanto? Quanto ne è caduta di pioggia? Ultime 24 ore, nella nostra regione la pioggia caduta ha raggiunto i 170 millimetri nelle zone dell'Appennino lucchese, pistoiese e pratese, arrivando a toccare fino i 200mm nell'arco delle ultime 36 ore. I valori li ha registrati il Lamma, il consorzio tra Regione Toscana e Cnr che si occupa di monitoraggio e modellistica ambientale per lo
sviluppo sostenibile. In particolare sono caduti oltre 100 mm di pioggia, sempre nelle ultime 24 ore, tra le province di Grosseto
e Livorno e circa 100 nel Fiorentino.
Bernardo Gozzini, amministratore unico del Lamma, ricordando che l'allerta maltempo diramata dalla protezione civile regionale continua, spiega che sono attese precipitazioni un po' in tutta la Toscana, specie nelle zone interne, e nei prossimi giorni, anche se i fenomeni dovrebbero essere meno intensi.
Il maltempo dovrebbe concedere una pausa domani mattina e quella di domenica: proprio nella notte tra sabato e domenica dovrebbero calare le temperature, trasformando così la pioggia in neve intorno ai mille metri e alleviando la portata dei fiumi.
''Nei prossimi giorni il tempo avrà fasi altalenanti – spiega ancora Gozzini – l'aspettativa è di precipitazioni non di grande intensità, sparse e intermittenti, con momenti di pausa, ma il problema sono i terreni saturi''. Gozzini pone l'accento anche sulle temperature più alte della media, con la quota neve fissata in questi giorni a 1.700 metri, il che comporta che la pioggia ''non venga trattenuta'' in quota. ''Questo è stato il gennaio più caldo degli ultimi 100 anni'' osserva Gozzini rilevando che dall'autunno 2012 e nel corso del 2013, in Toscana la quantità di pioggia caduta è stata ''molto consistente''.
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