Firenze – Riceviamo e pubblichiamo la replica che Nicola Armentano, capogruppo Pd, ha fatto a Federico Bussolin capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio sulla cosiddetta mala movida.
“Facile fare demagogia su questioni complesse, più difficile governarle. Noi stiamo provando a farlo con azioni giuste, come l’inasprimento delle sanzioni sulla vendita di alcol, o l’ordinanza antivetro. Un impegno di cui parlano i numeri, quelli delle 165 pattuglie dei nostri vigili impegnate tra il 15 e il 21 luglio nelle strade e piazze maggiormente interessate dal fenomeno della movida e, nelle ultime settimane, 27 minimarket sanzionati per vendita di alcol fuori orario, 12 persone per detenzione bottiglie in vetro e 12 attività per vendita bevande in bottiglie di vetro, 51 esercizi pubblici controllati e 12 sanzioni erogate, solo per citarne alcuni.
A nostro avviso il fenomeno si affronta a tutto tondo, con la necessaria fermezza contro chi non rispetta le regole ma anche con la capacità di creare opportunità per vivere la città in modo sano giorno e notte, pensiamo a proposte culturali diffuse e agevolazioni per chi le predispone, così come è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol e a favore di stili di vita corretti. Perché alla repressione dei comportamenti sbagliati va affiancata la prevenzione. Va ricordato che quella che stiamo vivendo è un’estate sui generis, dato che l’emergenza sanitaria ha impedito di realizzare occasioni che negli anni scorsi hanno rappresentato delle alternative alla concentrazione nei soliti luoghi in orario notturno. È per questo che stiamo parlando di un fenomeno nazionale, calato poi nelle peculiarità locali.
Il capogruppo della Lega è talmente impegnato nel fare reportage sulla Firenze notturna, che di questo si è dimenticato e forse non ha letto cosa sta accadendo in tutta Italia, episodi di mala movida gravi, peraltro anche in comuni governati dal centrodestra, pensiamo a Pavia o Genova. Per questi sindaci evidentemente però per la Lega non è lecito parlare di flop. Non è fotografando una piazza di ragazzi che si affronta il problema, così si rischia solo di far passare il messaggio, sbagliato, che tutti i giovani che escono la sera lo facciano per ubriacarsi. Mentre a fronte di diverse situazioni di criticità, ci sono tanti giovani che semplicemente vogliono vivere la loro città nel modo giusto. Forse sarebbe bene evitare critiche pretestuose e impegnarsi per trovare risposte a un fenomeno che, in questa estate così particolare, assume sicuramente contorni preoccupanti ma che ha bisogno di una visione d’insieme perchè il legittimo bisogno di socialità, anche in orario serale, coincida con correttezza, rispetto e buon vivere”.
Foto: Nicola Armentano