Mal d’Africa: che ci vai a fare a Pemba mentre ancora bombarda il Putin? Patto Atlantico sì ma insomma ci sono i “sinistri” da accontentare

Noncurante del contesto internazionale, Reggio tira dritto per la sua strada di antiche relazioni e un’importante delegazione si barcamena tra Sudafrica e Mozambico (Paesi non da oggi, per motivi storici, più vicini ai russi che agli States, vedi i recenti accorsi sul gas putiniano). Non sarebbe male calcolare anche la tempistica più adatta ma insomma dai non si può avere tutto dalla vita

Magari il momento non sarebbe stato del tutto propizio ma si sa le relazioni internazionali e le anticamere diplomatiche hanno tempi differenti rispetto ai contesti internazionali. E così Reggio, o almeno una sua importante rappresentanza, vola in Africa, in particolare in due realtà molto vicine agli interessi russi, per proseguire sulla vecchia strada delle partnership sociali ed economiche. Questo il resoconto:

Si è conclusa a Johannesburg in Sudafrica la prima parte della missione nell’Africa australe promossa dal Comune di Reggio Emilia e che da oggi proseguirà in Mozambico.

E’ una missione istituzionale legata ai temi della memoria, dell’educazione, della cooperazione e dello sport, a cui partecipano anche la Fondazione E35, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Reggio Children, Istoreco, la Fondazione per lo Sport, le società Valorugby e Pallacanestro Reggiana. Un’iniziativa nel segno della storica amicizia che lega Reggio Emilia al Sudafrica.

Il momento forse più significativo è stato l’iscrizione del nome di Giuseppe Soncini nel Wall of Name del Freedom Park di Pretoria, il memoriale che raccoglie la storia della lotta contro l’apartheid e i nomi delle persone che hanno contribuito con il loro impegno.

Qui alla presenza dei rappresentanti del governo Sudafricano e dei diplomatici dell’Ambasciata e del Consolato italiano sono intervenuti il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e Bruna Ganapini Soncini, moglie di Giuseppe.

L’iscrizione di Soncini permette l’ingresso dell’Italia al pantheon degli eroi che hanno contribuito ad abbattere il regime dell’apartheid.

IL SINDACO – “Questa missione – commenta il sindaco Luca Vecchi – è di portata storica e segna una svolta nel rapporto tra Reggio Emilia e il Sudafrica. Se da un lato è assolutamente vero che la nostra relazione di amicizia è molto profonda e nasce nel contesto storico della lotta contro l’apartheid e della solidarietà, oggi sarebbe riduttivo considerarla solamente una parte della nostra memoria. Grazie a questa missione il nostro rapporto con il Gauteng fa un salto di qualità perché coinvolge nuovi soggetti della città, quelle che sono le nostre eccellenze: dall’Università a Reggio Children, dai nostri giovani atleti ai rappresentanti di Unindustria, Istoreco e le società sportive. Ognuno di loro ha progetti attivi qui in Sudafrica.

“Il risultato – conclude il sindaco – è quello di una relazione internazionale tra una città europea e un importante stato africano (che già in questo è un unicum nel panorama degli scambi internazionali) incentrata sui bisogni e i temi del momento, sull’innovazione e gli investimenti sul futuro”.

EDUCAZIONE – La settimana è stata occasione di promozione del Reggio Emilia Approach nelle varie istituzioni sudafricane. Si è conclusa con un seminario svoltosi venerdì 28 ottobre a cui hanno partecipato Raffaella Curioni, assessora a Educazione e Conoscenza, Cristian Fabbi, presidente di Reggio Children, e Emanuela Vercalli, responsabile del network internazionale di Reggio Children. È stata l’occasione per rinnovare le collaborazioni già attive nella regione del Gauteng e soprattutto per rilanciarle con un grande appuntamento previsto per il prossimo luglio: una Conferenza panafricana dedicata al Reggio Emilia Approach e ai diritti dei bambini, a cui verranno invitati tutti i rappresentati dei ministeri dell’educazione africani.

“Un momento davvero significativo – dice l’assessora Raffaella Curioni – è stato la visita alle scuole e l’incontro con il sistema educativo della Provincia del Gauteng. Abbiamo ritrovato Reggio Emilia in questi incontri, la storia della grande amicizia e collaborazione tra questi due paesi e la determinazione di questo territorio a continuare ad investire sulle politiche pubbliche dedicate alla prima infanzia e ai diritti dei bambini. Il Reggio Approach è patrimonio dei bambini e delle bambine del mondo e siamo lieti ed orgogliosi, come città, di poter contribuire alla costruzione di un futuro sereno per l’infanzia. Nel 2023 ospiteremo a Reggio Emilia il ministro all’Educazione del governo del Gauteng per continuare questo dialogo e costruire progettualità comuni”.

ECONOMIA E AUTOMOTIVE – Parte dei rapporti tra Reggio Emilia e il Gauteng è basata sugli scambi economici e la creazione di competenze. In questo senso l’inaugurazione del Chamdor Automotive Hub è la rappresentazione migliore del modello di cooperazione tra Reggio Emilia e il Sudafrica. Grazie anche al lavoro di facilitazione del Comune e della Fondazione E35, imprese reggiane e Unimore hanno contribuito nella creazione di un centro riparazioni per auto specializzato, con attrezzature e formazione del personale. L’hub sorge all’interno di una Township, i quartieri satelliti di Johannesburg, costruiti durante il regime dell’apartheid, che oggi rappresentano i luoghi più dinamici e di fermento dell’economia locale. Il sindaco Luca Vecchi, nel suo discorso, ha dedicato questa inaugurazione a Maurizio Ruozi, amministratore delegato di Flexbimec, prematuramente scomparso un anno fa e animatore, insieme a Unindustria Reggio Emilia, di questo progetto.

PER NUOVE IMPRESE – Il Chamdor Hub è solo il primo passo di nuovi progetti che vedranno coinvolte imprese di Reggio Emilia e del Gauteng. Infatti la missione è stata l’occasione per la firma di un Memorandum tra la Fondazione E35 e l’agenzia di sviluppo economico del Gauteng (Ggda). Un accordo che permetterà di proseguire e di iniziare nuovi percorsi con il Sudafrica, in ambito economico, della cooperazione, del turismo, della ricerca e della formazione.

Alessia Ciarrocchi, presidente della Fondazione E35 dice in proposito: “Questo nuovo accordo nasce da un’esperienza di collaborazione, che viene da lontano e da un’amicizia lunga, che lega Reggio Emilia e la provincia del Gauteng e servirà per creare un nuovo legame attraverso il quale affronteremo le nuove sfide cercando di trovare insieme delle risposte efficaci. All’interno di questo accordo, la Fondazione E35 porterà la sua capacità di agire come catalizzatore delle risorse locali e la sua competenza riconosciuta in ambito di progettazione internazionale”.

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UNIVERSITÀ – La missione ha visto la presenza anche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che ha partecipato a una serie di incontri e visite con le quattro università del Gauteng, promuovendo un workshop per la definizione di progetti e scambi che metteranno in contatto Unimore con alcune delle più prestigiose università africane.

Alessandro Capra delegato per l’internazionalizzazione di Unimore spiega: “La missione in Sud Africa ha risposto in modo adeguato all’obiettivo di essere missione di sistema tra Comune, Fondazione E35, Reggio Children e Unimore. Solo se ci si muove insieme, come politica, imprenditoria, formazione ed università si possono ottenere risultati veramente significativi ed innovativi in ambito internazionale. Sono soddisfatto degli accordi di collaborazione che Unimore ha raggiunto con le quattro università del Gauteng: Wits, Univ of Johannesburg, Tswhane Ut e Univ of Pretoria”.

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