Maison & Objet 2013 non parla toscano

Per due volte l'anno, gennaio e settembre, Parigi diventa il centro del design internazionale. Scenario di tendenze e gusti del prossimo futuro. Dopo che si sono chiusi i battenti di Maison & Objet, la prima edizione del 2013, si tirano le conclusioni.
Con lo slogan “ora! design à vivre”, all’interno dei  nove padiglioni di Paris Nord Villepinte erano esposte le produzioni più attuali e rappresentative di design per la casa, composto da produttori, artigiani, editori, per celebrare insieme l'arte di vivere sotto il segno di ispirazioni, influenze e idee diverse con l’intervento di riflessioni e apporti internazionali.

Mobili, tessuti per la casa, complementi d'arredo per la tavola, progettati da interior designer, decoratori, architetti e sempre più da stilisti conosciuti a livello internazionale erano presenti a Maison & Objet con i loro marchi e le loro collezioni.

Molti i brand italiani tra festeggiamenti di anniversari e lanci di nuove collezioni, ma anche molte assenze di espositori ed aziende storiche italiane del settore. Nonostante il clima entusiasmante dell’esposizione ricco di novità e sempre più volto alla ricerca di uno stile di vita più naturale, con prodotti dove la natura fa la sua parte, come protagonista, emerge anche il lato più delicato del mercato e si capisce che la crisi è ancora tristemente presente.mo2013_2.jpg


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