Firenze – I sindacati da una parte a sigle riunite; dall’altra il sovrintendente Francesco Bianchi. Nel mezzo, i lavoratori e la procedura di licenziamento che li riguarda. E alla fine, la dichiarazione di otto ore di sciopero da parte dei rappresentanti dei lavoratori.
Ieri il confronto che i sindacati attendevano, in un incontro che avrebbe dovuto rappresentare la convocazione conclusiva della fase sindacale, sarebbe di fatto non avvenuto. Ecco la nota che spiega come si è giunti alla sciopero: “Slc, Fistel, Fials prendono atto della dichiarazione del Sovrintendente che, presentandosi con oltre un’ora di ritardo alla convocazione conclusiva della fase sindacale della procedura di licenziamenti, ha relazionato sull’incontro tenutosi ieri fra i Sovrintendenti delle Fondazioni che hanno in corso una procedura di licenziamento collettivo, il Direttore dello Spettacolo dal Vivo, Dott. Onofrio Cutaia, e dal Commissario Straordinario di Governo per le Fondazioni liriche, Dott. Gianluca Sole”.
Dalla relazione di Bianchi, risulterebbe che il Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo “avrebbe chiesto un aggiornamento sullo stato di avanzamento della procedura di licenziamenti affermando inoltre che il Ministero non ha intenzione di attuare nessun intervento in merito, vista la possibilità di ricollocazione delle 28 unità dichiarate in esubero presso Ales. Il Direttore Generale e il Commissario avrebbero inoltre affermato che la gestione della procedura spetta unicamente al Sovrintendente. Il Sovrintendente ha quindi concluso repentinamente la riunione dichiarando chiusa la fase sindacale e affermando che ci saremmo rivisti in fase amministrativa appena saremo convocati”.
Ma “confronto” fra sovrintendente e parti sindacali c’è stato o no? I sindacati si dicono “rammaricati”per l’esito dell’incontro, dal momento che le loro aspettative erano ben altre, ad esempio di “apertura ad un confronto vero, come sollecitato anche dall’Unità di Crisi delle Regione Toscana”. Dunque, nella durissima nota diffusa, le organizzazioni sindacali “prendono atto per l’ennesima volta della assoluta indisponibilità del Sovrintendente a qualsiasi discussione di merito. Come già evidenziato precedentemente, i sindacati ribadiscono che la fase di confronto così come prevista dalla L. 223/91 non sia mai stata aperta. Un tavolo di confronto, per essere tale ha bisogno di due presupposti indispensabili: la disponibilità per entrambe le parti di tutte le informazioni necessarie, la reciproca disponibilità all’ascolto per una ricerca di soluzioni, per quanto possibile, condivise. I dati più volte richiesti non sono mai stati forniti, non ci è mai stata data la possibilità di esplicitare le nostre proposte e gli incontri si sono limitati a dichiarazioni unilaterali della Fondazione senza possibilità di reale confronto”.
Le parti sindacali lanciano anche un appello “al Sindaco, al Consiglio Comunale, al Consiglio di Indirizzo della Fondazione, alla Regione Toscana, all’Unità di Crisi della Regione, al Ministero, affinché si pronuncino su tale comportamento esprimendo un giudizio di merito e prendendo una precisa posizione al riguardo”.
Dando corso al mandato ricevuto dall’assemblea del 20 dicembre scorso, i sindacati dichiarano un pacchetto di 8 ore di sciopero che verranno comunicate secondo le modalità previste. Si indicono sin da ora manifestazioni pubbliche con delegazioni di massa in concomitanza dei prossimi consigli comunali e regionali.