Maggio: nuovo sovrintendente e nuova politica dei prezzi

Firenze – Il nuovo sovrintendente al Teatro del Maggio Fiorentino si chiama Alexander Pereira, viennese di origini portoghesi. Si è presentato, affiancato dal Sindaco Dario Nardella alla stampa fiorentina e più tardi ai soci sostenitori del Maggio con due conferenze stampa nella stessa giornata piovosa di novembre, e la sensazione di tutti è la stessa: Alexander Pereira lascierà il suo segno nella storia dell’importante ente lirico italiano.

Dal 16 dicembre entrerà in servizio ma ha già tracciato la rotta di quella che a detta di molti osservatori è una vera rivoluzione per il teatro di Piazza Gui: quella che mette insieme aumento di qualità dello spettacolo e di pari passo, aumento del costo dei biglietti. La linea del nuovo sovrintendente è quella di alzare decisamente il livello degli artisti, contando anche sul turismo culturale di qualità da tutta Europa e nel contempo intervenire sugli investimenti in scenografie e macchinari scenici, segnando in questo senso una svolta rispetto alla precedente gestione.

Il sovrintendente Pereira, dopo la defezione del direttore Luisi, è riuscito sia scambiando alcune date che giocando sull’affetto che Zubin Mehta nutre per Firenze, a programmare l’Otello di Giuseppe Verdi, Il 10 maggio con altre recite il 14, il 17 e il 20 maggio posticipato l’ opera di dieci giorni rispetto al programma originale. Sarà sempre Mehta a dirigere Fidelio di Ludwig van Beethoven in forma di concerto il 28 e 31 maggio; da segnalare che durante il Festival il Maestro dirigerà anche l’integrale delle sinfonie di Beethoven.

Per l’apertura del Festival Pereira ha scovato un’opera fiorentina piuttosto sconosciuta: Il titolo che inaugura l’LXXXIII Festival il 23 aprile 2020 è “Lo sposo di tre o il marito di nessuna” di Luigi Cherubini con altre recite il 26, 27 aprile e 6 maggio. Pereira si dice entusiasta poi dei numerosi eventi pensati per i bambini che pagando un euro portanno assistere a opere ridotte e semplificate. La prima Il 9 maggio alle 15.30 quando verrà proposto L’elisir d’amore per i bambini, riduzione del capolavoro di Gaetano Donizetti in un allestimento del Teatro alla Scala firmato dal regista Grischa Asagaroff. Alla fine della rappresentazione i cantanti scenderanno struccati e senza abiti di scena tra il giovane pubblico, in una sorta di festa della lirica per i più piccoli.

Il titolo che chiude la programmazione del festival è uno dei più popolari della produzione di Giuseppe Verdi, La traviata, con la regia di Francesco Micheli nell’allestimento che fa parte del progetto “trilogia verdiana” proposto dal Maggio. Le tre opere Trovatore, Rigoletto e Traviata sono state messe in scena con una proposta drammaturgica unitaria. La traviata verrà messa in scena per una sola singola recita il 22 luglio in una rappresentazione che ha tutte le caratteristiche di un vero galà grazie alla presenza, nei ruoli dei protagonisti, di  Sonya Yoncheva, Placido Domingo e Francesco Demuro.

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