Firenze – Nei Maggi drammatici era presente l’aspirazione all’indipendenza in un’epoca in cui si era agli albori del Risorgimento. E’ un aspetto un po’ insolito di questa tradizione popolare perché di solito dei Maggi si conoscono temi soprattutto epici, religiosi, mitologici, una forma di sublimazione del quotidiano.
Una componente che è presente nei Maggi ma che è affiancata da un atrettanto forte sentimento di libertà e di indipendenza, e rivela che questi valori non erano appannaggio delle élites borghesi ma erano vivi nei ceti popolari dato che i Maggi erano frutto dell’opera di poeti-contadini.
In questo video viene cantata il prologo del Maggio “Visione di Paola da Buti” di Livio Cosci nel quale si ricordano le gesta dell’eroina butese nella difesa dell’indipendenza di Pisa assediata dalle truppe fiorentine. Nella seconda parte del video si sottolinea in prosa e in poesia la rilevante partecipazione di butesi alle imprese garibaldine.