Aaa identità reggiana cercasi da un bel po’, eppure la nostra eccellenza è da sempre con noi, ci conviviamo da secoli e spesso la mangiamo con piacere. Possiamo dire di camminarci sopra a volte senza accorgercene. Si chiama settore alimentare, capace di reggere il confronto (e di superarlo) coi migliori prodotti del mondo e produrre lavoro e benessere.
L’ultimo censimento di Intesa Sanpaolo infatti su 600 imprese medie con Mol (margine operativo lordo) oltre il 5% celebra la ripresa di fatturato e occupazione lungo la via Emilia (circa un sesto delle censite) e una buona parte riguardano il lattiero caseario reggiano, i salumi reggiani e il settore delle macchine agricole modenesi-reggiane. In buona compagnia con le colleghe di Parma e Modena , l’abbigliamento e la maglieria di Carpi e Rimini e le piastrelle di Sassuolo.
600 locomotive che stanno trainando, o cercano di farlo, il loro Paese lontano dai fumi della crisi che sta bloccando l’Italia dal 2008, cariche di prodotti destinati all’estero raddoppiando l’esportazione appunto rispetto al manifatturiero tedesco, considerato il punto di riferimento della produttività d’eccellenza.