Ma dove andate? Anche quest’anno è arrivato il “Restate” in città, più intenso che mai. Un cartellone vasto e fantasioso, infatti, apre le porte del “Restate 2018”, la rassegna piena di ogni cosa, di ogni idea, inventiva, arte, storia, cultura, immagine e parola, che torna puntuale a Reggio Emilia e che resta per ben 3 mesi, da giungo a settembre, con la magia ristorativa di un soffio d’aria fresca nelle sere d’estate. Il programma del ‘Restate’, composto da centinaia di eventi, invaderà tutta la città nei suoi luoghi più simbolici e come una ‘rotta urbana’ che attraversa, libera e unisce, interpretando Reggio quale città dei luoghi, delle persone e della partecipazione.
Quindi musica, cinema, danza, teatro, musei, biblioteche, poesia, arte e creatività saranno all’ordine del giorno. Quest’anno il Restate allieterà anche i quartieri della città grazie al bando promosso dal Comune per sostenere l’animazione e l’intrattenimento nelle diverse zone, anche le più decentrate, con proposte di qualità a carattere culturale, artistico ed identitario, con l’obiettivo di valorizzare il protagonismo di associazioni e cittadini con un contributo disposto dall’Amministrazione di 142mila euro.
“Un’estate culturale densa e ricca di spettacoli, cultura e arte – ha affermato durante la conferenza stampa il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi -. Se il Restate aveva sempre avuto la sua centralità nel centro storico, quest’anno si ripropone con la novità della Reggia di Rivalta, un vero e proprio teatro a cielo aperto per valorizzare il luogo dal punto di vista culturale ed artistico. Anche grazie ai 5 festival che si svolgeranno nei quartieri, i cittadini avranno la propria città al centro e un’intensa programmazione di eventi: centinaia di eventi che incontreranno migliaia di persone”.
“Sono proposte diverse e contaminate tra loro quelle dei cinque festival dei quartieri – ha continuato l’assessora Valeria Montanari – insieme ad un corollario di iniziative, tutte volte alla partecipazione sociale”.
Restate è per tutti ed è fatto da tutti. Costruito da Comune e Fondazione Palazzo Magnani, nell’impresa sono coinvolti e collaborano Biblioteca Panizzi, Musei Civici, Fondazione nazionale della Danza-Aterballetto, Fondazione Manodori, Istituto musicale Peri-Merulo, Ufficio Cinema, Fondazione Reggio Children-Centro internazionale Malaguzzi, Arci, Centri sociali, le numerose associazioni di volontariato e gruppi civici, tutto reso possibile anche dall’aiuto di numerosi sponsor.