M5 Stelle, day after. Dopo l’assemblea-rissa, i militanti si interrogano

da Andrea Martini

Firenze  – Ecco in sintesi ciò che è su tutti i quotidiani on line: M5 Stelle, a Firenze ieri sera assemblea infuocata, interviene la Polizia. Ingresso negato, attivisti messi alla porta, richieste di espulsione “immotivate”, la resa dei conti diventa un ring per le questioni irrisolte del movimento fiorentino dove la base, già scollata, ha rotto gli indugi ed ha preso la parola.

Ed ecco l’Odg su cui si è acceso, fuor di metafora, lo scontro: “Votazione per espulsione e/o sospensione tramite voto segreto delle persone coinvolte nella lettera consegnata al vicepresidente della Camera Luigi di Maio”. In seguito all’ufficializzazione della lettera consegnata a Di Maio, con relativi firmatari, si rende imprescindibile un approfondimento sulla questione con le persone coinvolte, con valutazione (caso per caso) da parte degli aventi diritto al voto. Si segnala inoltre la creazione di un secondo meetup a Firenze con la dicitura: “Firenze Area Metropolitana”, ponendosi di fatto in contrasto con l’attuale meetup. Sono pertanto invitati tutti gli organizer del meetup “Firenze Area Metropolitana” ed i firmatari della lettera ad esporre le proprie motivazioni al fine di valutare le singole posizioni mediante voto degli aventi diritto”.

L’occasione per fare il punto della situazione, per chiarirsi, un’assemblea.Quella di ieri sera, appunto,  Ma la temperie, quella eccola qua, descritta su Fb da un presente: “Cinque persone vogliono imporre un ordine del giorno assurdo a più di 70 persone muovendo accuse gratuite, mai sentite e mai mosse ufficialmente, senza scendere nel merito delle questioni e mentre si svolge una votazione segreta dove non sono stati garantiti nemmeno le più elementari norme di trasparenza come siglatura delle schede e preparazione dell’urna davanti a tutti. Se poi non vi basta vogliamo aggiungere le liste di proscrizione all’ingresso? Oppure l’eliminazione dal voto di una ventina di persone per semplice scelta del solito gruppetto? Si, lo ammetto, ho perso la pazienza e ho urlato buffoni! Fuori! Chiedo scusa ma è stato più forte di me”. scriverlo è un militante che ha partecipato alla serata fiorentina organizzata al Circolo Andrea del Sarto. Lorenzo scrive sul meetup: “La cronaca di una morte annunciata!”.

“Questa sera si è toccato il fondo, io ero contrario ad ogni espulsione, ma ora dopo alcune scene di aggressione che ho visto, sono molto favorevole all’espulsione di chi stasera non si è saputo controllare” è il commento di Mario.

“Francamente continuo a non capire perché si sia arrivati a violenza fisica, è troppo, veramente troppo non è scusabile con niente. Il dio ego vince su tutto e il senso del movimento è già perduto!” a dirlo è Marina.

Ed ecco le prime reazioni nel day after. Intanto cosa è successo? Una conseguenza, purtroppo logica, di mesi di astio profondo. Pertanto se c’e’ tutto questo astio perché voler rimanere uniti?” chiede una militante nel day after che vede il meetup accesissimo sul commentare la serata. Paolo, tra i consiglieri comunali papabili e poi ritiratosi dalla candidabilità in contrasto con alcune delle scelte fatte scrive: “Il Movimento di Firenze non deve essere uno spazio personale dove pochi, autoproclamati, si permettono di indire, organizzare e fare ciò che vogliono. Gli organizer devono avere il compito di sentire la volontà degli attivisti, promuovere i principi del Movimento, organizzare le serate, le discussioni e i confronti in modo obiettivo e diplomatico. Questa assemblea ha come ordine del giorno un’insensata e assurda proposta di espulsione di membri attivi del meetup senza un senso logico e motivato. L’assemblea dell’11 giugno aveva palesemente bocciato tale mozione di fronte alla presenza del parlamentare Alfonso Bonafede che lui stesso, dopo essersi prestato forse con ingenuità a sostenere questa insana iniziativa, aveva dichiarato che l’assemblea era contraria. Mi sono compromesso per i miei principi e del movimento nella mia attività professionale, nel lavoro e nella famiglia e mi fa veramente rabbia, ma una rabbia immensa aver assistito e vedere il movimento per il quale ho compromesso la vita in queste condizioni. Il movimento che poteva cambiare questo paese, avevamo una speranza! Sono arrivato fisicamente qui al meetup di Firenze per incontrare dei miei simili, persone con dei sani principi, onesti, di valore e rispettosi. Come ho scritto nella lettera pubblicata qui sul meetup ritengo l’assemblea Illegittima oltre che ridicola”.

Accuse, ‘violenza fisica’, regolamento di conti rimasti sospesi tra il detto e il non detto. Il peso sulle spalle delle tre consigliere fiorentine elette dai cittadini è veramente grosso: c’è la credibilità rappresentativa, c’è la visione di un Movimento che già poteva interrogarsi su come affrontare la corsa alla regione Toscana ed invece si apre la via della rifondazione.

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