Il ciclismo toscano è in lutto. Si è spento ieri a Prato Renzo Soldani, 87enne, che è stato uno dei corridori italiani più in vista negli anni cinquanta. Era nato nel 1925 a Cireglio, località sulla montagna pistoiese. Ma da moltissimi anni viveva a Prato con la moglie Giulia e due figlie. Debuttò nel ciclismo minore con la maglia della Ciclistica Pistoiese. E si impose subito all’attenzione per le sue numerose vittorie dimostrando di essere un ottimo passista veloce, ma anche capace di tenere il passo dei migliori sulle salite non troppo severe.
Da indipendente giusto ricordare i successi nel Giro del Piemonte del 1948 e la Coppa Placci l’anno successivo. Esordì nel professionismo durante il 1949 e chiuse la carriera nel 1955. Il successo che lo rese famoso fu quello centrato nel Giro della Lombardia del 1950 battendo allo sprint Toni Bevilacqua e Fausto Coppi.
Da professionista Soldani ha totalizzato 12 vittorie tra le quali la Trieste-Sanremo a tappe; Giro dell’Umbria, Giro dell’Appennino, la Cagliari-Sassari quest’ultima davanti a Gino Bartali.
Nel grande ciclismo ha difeso i colori della Legnano, della Benotto, della Doniselli Lansetina, della Bottecchia e della Welter.
Soldani, chiuse la sua carriera ciclistica appena trentenne e da tempo ormai cittadino pratese si era dedicato ad un’attività commerciale nell’ambito della cessione delle macchinette-divertimento da installare nei bar. E’ stato anche presidente del “Club Glorie del ciclismo toscano”, né ha mai rinunciato alla bicicletta che ha inforcato fino a poco tempo fa “infilandosi” spesso nei gruppi dei “ciclisti della domenica”.
Un mese fa i primi sintomi della malattia. Ricoverato in ospedale era stato dimesso pochi giorni or sono. I funerali domani venerdi alle ore 14,30 partendo dalla sede della Misericordia di Prato.
Foto:museociclismo.it