L’Università di Pisa piange Elena Fasano Guarini

È scomparsa la professoressa Elena Fasano Guarini, a lungo docente di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Pisa. Nella mattina di oggi, venerdì 28 febbraio 2014, nell'aula Multimediale di Palazzo Ricci, si è tenuta una commemorazione della docente.

Elena Fasano Guarini, nata a Milano il 16 aprile 1934, è stata a lungo professore ordinario di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Pisa. Allieva della Scuola Normale Superiore (1952-1955) come vincitrice del primo concorso di ammissione aperto anche alle donne, si è laureata in Lettere all'Università di Pisa e, successivamente, è stata borsista presso l'Istituto italiano di studi storici di Napoli. Dal 1958 al 1963 ha lavorato a Parigi, alla VIe section de l'Ecole Pratique des Hautes Etudes, sotto la direzione dì F. Braudel, con la qualifica di Préparateur de recherche. Rientrata in Italia, nell'ambito del progetto sull'Atlante storico italiano diretto da M. Berengo, L. Gambi, G. Martini, ha usufruito di contratti del CNR grazie ai quali ha svolto la ricerca per la redazione della Carta del Granducato di Toscana che, pubblicata nel 1973, è rimasta un unicum nell'impresa, e a tutt'oggi costituisce un modello ineguagliato di cartografia storica. Dal 1969 è stata incaricata di Storia medievale e moderna, e poi di Storia moderna all'Università di Cagliari, dove è stata anche assistente ordinario di Storia moderna. Con l'anno accademico 1973-74 ha iniziato a insegnare alla Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa come professore incaricato di Storia degli antichi stati italiani. Vinto il concorso di professore ordinario di Storia moderna nel 1980, Elena Fasano Guarini dal 1980 al 1983 ha tenuto la cattedra di Storia moderna all'Università di Urbino, e nel 1984 è stata richiamata come professore ordinario di Storia moderna dalla Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Pisa, di cui è stata anche preside dal 15 febbraio 1994 al 1° novembre 1997, dopo aver ricoperto le cariche di Direttore del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea (dal 1985 al 1987) e di Presidente del Corso di Laurea in Storia. Per meriti culturali era stata insignita del Cavalierato della Repubblica. È andata in pensione nel 2008. Nel 1998 è stata insignita dell’Ordine del Cherubino e nel 2012 è stata nominata Professore Emerito. Nel corso della sua intensa attività di studiosa, Elena Fasano Guarini si è mossa secondo tre direttrici che rinviano ai seguenti ambiti: la storia degli antichi stati italiani, con particolare riferimento al Gran Ducato di Toscana; la storia del pensiero politico e delle istituzioni nella prima età moderna; la riflessione storiografica e metodologica. Sulla storia della Toscana tra XVI e XVIII secolo, sempre analizzata in una prospettiva comparativa, a dimensione delle conoscenze, quanto in termini di rinnovamento delle categorie analitiche e degli approcci metodologici, sicché gli studi di Elena Fasano Guarini nel settore sono diventati punti di riferimento per tutti gli storici della prima età moderna, sia in Italia che all'estero. La partecipazione di Elena Fasano Guarini a seminari e convegni internazionali (Francia, Gem1ania, Inghilterra, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d'America) prova non solo la ricchezza delle sue relazioni accademiche e scientifiche, ma anche la risonanza che le sue ricerche, proprio per le ragioni suddette, hanno nella comunità scientifica internazionale. In generale Elena Fasano Guarini, nel corso delle sue ricerche sulla Toscana moderna, ha analizzato i processi di trasformazione che tra Cinque e Settecento hanno portato in Toscana, e più generalmente in Italia, a nuovi assetti statali, urbani, e più specificamente territoriali. In questo ambito, comunque, alcuni lavori non possono non essere rammentati: Lo stato mediceo di Cosimo I (Firenze, Sansoni, 1973); Città soggette e contadi nel dominio fiorentino (1976); Potere centrale e comunità soggette (1977); La Maremma senese nel granducato mediceo (dalle "visite" memorie del tardo Cinquecento) (l979); Siena nel granducato mediceo (1980); Gli statuti delle città soggette (1991). Infine bisogna ricordare l'opera di coordinamento svolta da Elena Fasano Guarini, per la ricerca e la redazione del volume collettaneo della Storia di Prato diretta da F. Braudel, Un microcosmo in movimento (1494-1815) (Firenze-Prato, Le Monnier-Comune di Prato, 1986) e la Sintesi ivi pubblicata, dove Elena Fasano Guarini, proprio avvalendosi delle sue competenze nel suddetto settore di studi, ha dato vita a un volume che è stato giudicato un modello esemplare di storia di una realtà urbana in età moderna, conseguendo risultati ancor oggi ineguagliati e dal punto di vista metodologico e dal punto di vista storiografico. Elena Fasano Guarini, nel corso della sua attività di studiosa, non solo ha prodotto ricerche sempre più originali e innovative, ma ha anche diretto e animato iniziative collettive che hanno avuto per esito la redazione di volumi caratterizzati dalla simultanea qualità di essere scientificamente rigorosi e indirizzati a un più largo pubblico, per rispondere alla forte attenzione che la studiosa ha di continuo manifestato verso un rapporto costante con le istituzioni pubbliche e con i cittadini, quali destinatari della attività di studio e di ricerca (Il Principato, vol. III di Storia della civiltà toscana, Firenze, Le Monnier, 2003; in collaborazione con G. Petralia e P. Pezzino, Storia della Toscana, Roma-Bari, Laterza, 2004, voll. 2; La Provincia di Pisa (1856-1990), Bologna, il Mulino, 2004). La seconda linea di ricerca di Elena Fasano Guarini si è articolata attorno al problema degli apparati istituzionali e alla questione della riflessione politica nella prima età moderna, intorno al pensiero di Machiavelli e al repubblicanesimo rinascimentale. L'analisi delle istituzioni è sempre stata condotta con una grande attenzione verso le concrete pratiche di potere che le hanno animate e pervase nel corso del tempo e quindi si è affiancata all'analisi dei modi con cui tali pratiche di potere sono state rappresentate. In questa prospettiva Elena Fasano Guarini si è mossa indagando non solo i contenuti e le forme del discorso politico, ma anche, secondo le tendenze le più recenti, analizzando il linguaggio politico e le immagini che da questo scaturiscono come sua rappresentazione più immediata. Per quanto riguarda il terzo aspetto dell'attività scientifica di Elena Fasano Guarini, in una ricca produzione di riflessione storiografica e metodologica, i riferimenti più significativi sono la raccolta antologica di saggi Potere e società negli stati regionali italiani tra '500 e '600, Bologna, il Mulino, 1978 (2a ed. 1994) con un’ampia Introduzione, un volume che è diventato un testo di riferimento tanto in abito scientifico che didattico; Centro e periferia. Accentramento e particolarismi, in G. Chittolini, A. Molho, P. Schiera (a c.), Origini dello stato, Bologna, il Mulino, 1994 (trad. inglese 1995 e 1996); «Terre» marchigiane e Stato pontificio nell'itinerario biografico di G.B. Zenobi, in G. Signorotto (a c.), La ricerca storica e l 'opera. di Bandino Giacomo Zenobi, Urbino, Quattroventi, 1996; État moderne et anciens états italiens dans l'historiographie récente en Italie, «Revue d'histoire moderne et contemporaine», 1998; L'assolutismo, in F. Benigno (a c.), Storia moderna, Roma, Donzelli, 1998; Geographies of Power: the territorial State in Early Modern Italy, J.J. Marin (ed.), The Renaissance Italy and abroad London, Routledge, 2003.
Di recente pubblicazione sono infine le due raccolte di saggi dedicate a L'Italia moderna e la Toscana dei Principi, dell'editore Le Monnier e a Repubbliche e principi. Istituzioni e pratiche di potere nella Toscana granducale del '500-'600, per il Mulino. (com)

Nella foto: la prof. Elena Fasano Guarini nominata professore emerito nel 2012.

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