L’ultima frontiera del “terrore” (si fa per dire): marocchino assalta a calci il portone della Prefettura

Espulso quattro volte dal territorio nazionale, era ancora a Reggio e non ha trovato niente di meglio da fare che sdraiarsi davanti alla Prefettura e minacciare poliziotti con frasi inneggianti ad Allah: il clandestino di origine marocchina è stato accompagnato al Cie di Torino e sarà espulso dal territorio nazionale.
Erano le 13 e 30 di lunedì quando gli agenti della Polizia che fanno servizio di sicurezza alla Prefettura hanno sentito delle urla provenire dalla strada: dalla telecamera di sorveglianza era visibile un cittadino sdraiato davanti al portone dell’edificio, sul lato di via San Pietro Martire, in un atteggiamento di preghiera del tutto analogo a quello messo in pratica dai fedeli musulmani.
Un agente si è portato verso l’uscita per verificare quanto accaduto: in quegli istanti l’uomo si alzava da terra e sferrava un calcio violento al portone urlando frasi di questo tipo: “Merda! Vaffanculo! Io amo Allah. Voi siete dei diavoli e io ammazzo tutti i diavoli!”. Il clandestino, in forte stato di agitazione dovuto all’assunzione di alcol, veniva bloccato e sul posto sopraggiungeva un’ambulanza per un successivo trasferimento al Pronto soccorso, dove veniva sorvegliato dalle forze di polizia. Sempre in un forte stato di eccitazione, l’immigrato si rivolgeva agli agenti con una raffica di Allah Akhbar. L’uomo è stato in seguito dimesso dal pronto soccorso con un giorno di prognosi per alterazioni del comportamento in abuso etilico.
Dalle prime indagini della Digos, risultava che a carico dell’esagitato risultava un arresto per reati inerenti lo spaccio di stupefacenti e una denuncia per porto abusivo d’armi e strumenti atti ad offendere. Inoltre era stato già espulso quattro volte dal territorio nazionale, con decreti del Questore Isabella Fusiello, l’ultimo dei quali il 21 agosto scorso.
Da qui la decisione del Questore di decretare l’espulsione del clandestino: “Vista la pericolosità sociale del soggetto – si legge in una note dalla Questura – desunta dai precedenti di polizia e il comportamento violento e minaccioso che lascia denotare una deriva fondamentalista associando il personale di Polizia e alcuni passanti ai diavoli che lui avrebbe ucciso, è stato immediatamente accompagnato da personale dell’Ufficio Immigrazione al Cie di Torino in attesa dell’espulsione dal Territorio Nazionale”. La Digos ha anche effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione di alcuni conoscenti che ospitavano l’uomo, ma questi sono risultati estranei ai fatti e nelle loro abitazioni non sono stati ritrovati né esplosivi né armi. Il cittadino straniero, oltre ad essere stato espulso dal territorio nazionale, è stato anche denunciato per minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento.

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