Luigi Giuseppe Villani potrà tornare a ricoprire le proprie funzioni di consigliere regionale. Il Tribunale di Parma ha infatti deciso di revocare l’ultima misura cautelare che incombeva sull’ex capogruppo del Pdl, ovvero il divieto di dimora a Bologna, provvedimento che è successivo alla conclusione degli arresti domiciliari (a seguito dell’inchiesta Public Money) cui si è giunti il 20 dicembre 2013. La Prefettura di Bologna ha comunicato la revoca del divieto all’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale che, in data odierna, ha verbalizzato la comunicazione.
“Con il ritorno di Villani ormai siamo alle comiche. Il Consiglio regionale non è una squadra di basket dove i consiglieri possono entrare ed uscire scambiandosi una pacca sulla spalla. Bisogna al più presto cambiare la legge Severino che ci ha portati a questa situazione a dir poco surreale”. Questo il commento di Giovanni Favia, consigliere regionale indipendente ed ex 5 Stelle. Per mesi – aggiunge Favia – abbiamo pagato tre stipendi per un solo seggio di consigliere quello di Villani, quello di Giampaolo Lavagetto che gli era subentrato per tre mesi prima di esser sospeso a sua volta, e infine quello di Cinzia Camorali. Adesso oltre al danno si aggiunge la beffa con il ritorno di Villani. Sembra davvero di essere i protagonisti di una barzelletta”.
A Favia replica il presidente del gruppo regionale di Forza Italia Gianguido Bazzoni: “Il Consigliere Favia, che si è dimenticato di dimettersi dopo avere sbandierato ai quattro venti che finita la campagna elettorale delle politiche sarebbe uscito dal Consiglio regionale, non perde occasione per dimostrare il suo livore. Lo smemorato di Borgo Panigale non dice infatti che Villani ha rinunciato alla indennità ridotta spettantegli per legge con una lettera ufficiale letta dal sottoscritto in aula ed è tornato al suo lavoro di chirurgo”.