AREZZO – Fino al 31 dicembre 2023 l’Osteria dei Mercanti di via Ser Petraccolo 9, ad Arezzo, ospita una selezione di opere pittoriche di Lucio Gatteschi.
Scenari arcadici, paradisi perduti, eterei templi adagiati sulle nuvole, funghi e fiori giganti da far impallidire l’immaginazione di Jules Verne e Lewis Carroll. E poi ancora: piccoli mondi fluttuanti, figure felici che si rincorrono nude per i campi assolati, enormi gatti variopinti e bonaccioni in posa. Questa è solo una piccola parte dell’universo pittorico dell’artista aretino, conosciuto da pubblico e critica per l’inconfondibile linguaggio, un naïf colto che lo ha fatto apprezzare a livello internazionale.
Un’arte, quella di Lucio Gatteschi, che deriva da un lungo percorso interiore iniziato nei primi anni Ottanta, quando il pittore cominciò a osservare in maniera diversa la natura e tutto ciò che prima guardava con più superficialità, arrivando così ad abbandonare quella che lui definisce dimensione “subumana”, totalmente assoggettata a soddisfare solo le necessità primarie.
Nella solitudine della notte Gatteschi genera bellezza, che sgorga spontanea come acqua pura da una sorgente. Egli trasferisce sulla tela o sulla tavola le immagini bucoliche che si condensano nella sua mente e mentre il processo creativo va avanti il materialismo diminuisce per far posto al pensiero.
I paesaggi idilliaci in mostra all’Osteria dei Mercanti sono quelli dell’amata Toscana, ripresi nelle varie stagioni ma filtrati dall’inesauribile fantasia dell’artista e dai suoi stati d’animo del momento. Un universo magico dove immergersi, lontano dal rumore assordante di tutti i giorni, per ritrovare la pace con se stessi.
La personale di Lucio Gatteschi è visitabile, a ingresso libero e gratuito, negli orari di apertura del locale.