“Luci della solitudine” di Giuliano Trombini al Ristorante Falterona. È la prima tappa di “Trombini across Tuscany. The unconventional art tour”

STIA – Dal 6 dicembre 2017 al 31 gennaio 2018 il Ristorante Falterona di Piazza Tanucci 9, a Stia (AR), ospita “Luci della solitudine, mostra personale di Giuliano Trombini a cura di Marco Botti.

È l’ultimo appuntamento espositivo dell’anno nel suggestivo locale che dà nella piazza maggiore del centro casentinese, quella che fa da sfondo al film “Il Ciclone” di Leonardo Pieraccioni.

Mercoledì 6 dicembre è previsto un menu degustazione dedicato ai vini “Bellenda”, prestigiosa azienda vitivinicola trevigiana, nota per essere stata una delle prime realtà a proporre sul mercato il pluripremiato Prosecco Metodo Classico. (per info e prenotazioni 0575/504058 – 347/7522382 – falteronaristorante@gmail.com)

LA MOSTRA

La stagione espositiva 2017 al Ristorante Falterona si chiude col botto. Dal centro dell’alto Casentino parte infatti la prima tappa di “Trombini across Tuscany. The unconventional art tour”, un progetto ideato da Marco Botti che vedrà il noto esponente della pop art italiana esporre per tutta la prima parte del 2018 nel territorio toscano.

opera 2 TrombiniSaranno eventi sempre nuovi, allestiti in luoghi “non convenzionali” per ospitare mostre d’arte, ma che invece andranno a creare un sorprendente e stimolante connubio tra il linguaggio del pittore ferrarese e gli spazi scelti.

Il titolo della prima personale è “Luci della solitudine”. Nelle opere di Trombini esposte a Stia tornano le sue tematiche simbolo. I protagonisti sono spesso i giovani, catturati lungo le vie delle città, nelle periferie, seduti al tavolino di un caffè o di un ristorante in attesa di qualcosa o qualcuno che forse arriverà… o forse no.

Essi diventano simboli della condizione umana contemporanea, espressa mediante una poetica malinconica, in cui emergono il senso dell’isolamento, dell’incomunicabilità e della solitudine dell’uomo moderno.

«Incantati e rapiti ci immergiamo in quel mondo senza tempo, in cui passato e presente sono inseparabili, come amanti appassionati, fusi l’uno nell’altro in nostalgica armonia – ha scritto Roberta Rotelli. – Il passato che si intuisce appartiene all’adolescenza dell’autore, quando si affermava il mito di Marilyn, quando cantautori e complessi musicali interpretavano un’intera generazione. La poetica di Trombini è fortemente legata a questo passato che l’autore trasforma magicamente in un presente continuo, dove, paradossalmente, è l’apparente staticità che scandisce il trascorrere del tempo».

foto 1 Giuliano TrombiniL’ARTISTA

Giuliano Trombini è nato nel 1953 a Tresigallo (FE), dove ancora oggi vive e lavora. Inizia la sua carriera come cartellonista e grafico pubblicitario e contemporaneamente si dedica all’arte pittorica. Esegue murales, illustra copertine di libri, romanzi e fanzine, ricevendo riconoscimenti e premi. Dalla metà degli anni Settanta si indirizza alla pittura come attività esclusiva, trovando favorevole accoglienza in Italia e all’estero con personali e collettive. Dopo un’intensa ricerca tra surrealismo, simbolismo e pop art, negli anni Ottanta raggiunge un linguaggio distintivo, spontaneo e immediato, che lo consacra definitivamente nel panorama nazionale grazie a un’alchimia unica di colore, materia e luce. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private.

LA CANTINA

Bellenda è un’azienda familiare con la passione per la tradizione vitivinicola. Il passato è solido come la terra densa dei suoi filari, ma il futuro è liquido, ricercato, come il frutto migliore dei suoi vigneti. Bellenda è l’anello tra i due mondi, l’azienda che ha saputo condensare la sapienza del suolo nella ricchezza del vino. Le uve di qualità superiore, destinate alle DOCG, provengono da un’area limitata di Valdobbiadene-Conegliano includendo le vigne di Carpesica, piccolo borgo di Vittorio Veneto posto a nord-est della zona DOCG, dove si trovano cantina e vigneti di proprietà della famiglia Cosmo.

LA LOCATION

Parola d’ordine: Qualità. In questo vocabolo si sintetizza la filosofia del Ristorante Falterona, una parola di cui lo chef Leonardo Norcini – coadiuvato da uno staff impeccabile – non può fare a meno. Materie prime scelte con cura, passione ed esperienza; un’intensa lavorazione di esse, senza mai alterarne l’autenticità dei sapori. Il Ristorante Falterona, nel cuore di Stia, si distingue per semplicità ed eleganza; un’atmosfera familiare che magicamente si trasforma in un ambiente unico e raffinato in cui si rinnova quel magico connubio che da sempre lega il buon cibo, la natura e le arti.

Total
0
Condivisioni
Prec.
C’è puzza di zolfo…

C’è puzza di zolfo…

Il Faust di Gounod al Valli dal 7 dicembre per la stagione lirica (wow: come

Succ.
Carlo e Nello Rosselli, al via la mostra all’Istituto Europeo

Carlo e Nello Rosselli, al via la mostra all’Istituto Europeo

Firenze – Lungo tutto il 2017 la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli ha

You May Also Like
Total
0
Condividi