Firenze – Lunedì 18 maggio parrucchieri ed estetiste possono riprendere l’attività. Ne dà notizia la CNA Toscana che nelle ultime settimane e in particolare negli ultimi giorni si è impegnata al massimo per ottenere questo risultato. La riapertura è già stata annunciata dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in attesa della pubblicazione dell’ordinanza. CNA Toscana ringrazia il presidente Rossi, la giunta regionale e specialmente l’assessore Vittorio Bugli per l’impegno profuso per questo obiettivo.
“Siamo soddisfatti che la nostra richiesta sia stata accolta – dicono i Portavoce Estetica e Acconciatori della CNA Toscana, Daniela Vallarano e Massimiliano Peri – Del resto i protocolli di igiene e sicurezza verso gli operatori e verso i clienti sono applicati da tempo nei nostri centri e quello adottato sia a livello Nazionale che quanto concordato con la Regione Toscana in questa settimana non rappresentano un limite alla nostra riapertura”. In Toscana, infatti, i protocolli di sterilizzazione delle attrezzature, di sanificazione delle postazioni di lavoro tra un cliente e l’altro e di sanificazione giornaliera e settimanale degli ambienti di lavoro sono obbligatori per legge da oltre dieci anni.
“Possiamo quindi garantire – assicurano Vallarano e Peri – la massima applicazione dei requisiti di sicurezza e contenimento del Covid-19”. E aggiungono: “Aspettare ancora per riaprire le nostre attività sarebbe stata una sciagura: le nostre imprese sono ormai allo stremo delle forze”.
Stiamo parlando di un settore che, con 135mila imprese e oltre 260mila addetti, partecipa in maniera determinante all’economia italiana, oltre a essere essenziale per garantire il benessere della popolazione.
“In questa fase di riapertura – concludono i Portavoce Estetica e Acconciatori della CNA Toscana – saranno molto importanti da un lato la collaborazione delle amministrazioni municipali che dovranno concedere una maggiore libertà di orario, dall’altro una più ampia disponibilità da parte di dipendenti e collaboratori delle imprese a orari di lavoro diversificati su un arco temporale più ampio e sulla base delle esigenze organizzative delle imprese”.