Hexham (UK) – Luce e ombra: la fotografia di Colin Dixon
“Le immagini descritte in questa raccolta non devono essere osservate separatamente. Esse descrivono un percorso, ricco e maestoso, tutt’altro che casuale ma anzi frutto di una meditazione lenta e profonda, che muove dalla contemplazione di una natura incontaminata e segue i segni della presa di possesso del territori ad opera dell’uomo”.
Colin Dixon vive a Hexham, nell’Inghilterra del Nord. Dal 1987 lavora come fotografo di architettura. Sono sue le fotografie di due guide di architettura per viaggiatori: ‘The Buildings of the Pilgrim Road to Santiago de Compostela‘ una guida agli edifici che si incontrano lungo iI Cammino di Santiago di Compostela e ‘Chateaux of the Loire‘, una guida ai castelli della Loira, entrambi pubblicati dall’editore Penguin.
Nel settembre 2004, ospite a Firenze, espone una selezione composta da 60 stampe in bianco e nero, riprodotte in “Light and Time“, libro uscito in occasione dell’apertura della mostra.
Ad Hexham , sua città natale, Colin Dixon organizza workshop e corsi di fotografia in bianco e nero, come quello di cinque giorni condotto presso l’Inversnaid Photography Centre. Benché in pensione Colin è ancora professionalmente attivo e continua a esporre le sue fotografie.
Per conoscere meglio il personaggio e il suo lavoro ho posto a Dixon una serie di domande, alle quali ha puntualmente risposto.
Come descriveresti la tua attività?
Preferisco definirmi un Imagemaker, un creatore di immagini fotografiche” risponde.
Alla classica, vecchia domanda se la fotografia possa essere considerata una forma d’arte, risponde sbrigativamente che
“… si tratta di una problema di lana caprina. La fotografia, a suo avviso, è un mezzo di espressione come un altro, come la pittura ad olio, l’acquerello, la scultura del marmo. Fine della discussione.”
E quando gli viene chiesto cosa ne pensa dell’arte concettuale, afferma che a suo parere si tratta di una idea seducente ed emozionante ma solo fintanto che i concetti esplorati sono profondi, ben ponderati e finché le opere d’arte raggiungono i più alti standard tecnici ed estetici. Personalmente è poco soddisfatto da questa forma d’arte, che spesso trova vuota e noiosa.
Esprime il suo punto di vista anche in merito alla fotografia a colori, di grandi dimensioni, molto suggestiva per parte del pubblico, sostenendo che solo poche di queste immagini reggono nel corso del tempo.
Apprezza invece fotografi quali Minor White, Thomas Joshua Cooper, Emmet Gowin, Nicholas Nixon, John Blakemore, Richard Misrach e William Eggleston dai quali trae ispirazione.
Colin Dixon aggiunge che il mezzo fotografico gli permette di esplorare il suo personale rapporto con oggetti e ambiente. L’atto di fotografare è per lui una forma di magia che gli consente di trasformare e rendere nuovo l’oggetto della sua osservazione.
Le fotografie diventano metafore per stati interiori e l’esperienza della scelta di un soggetto, dopo averlo osservato con attenzione prima dello scatto, intensifica il suo incontro con il soggetto. L’atto del guardare diventa per lui un atto creativo con il quale si muove dall’atto del guardare alla conoscenza.
Colin Dixon aggiunge che nella scelta del soggetto, sia esso paesaggio, natura morta o architettura la sua attenzione è attratta da ciò che gli suggerisce un legame con l’opera dell’essere umano. “E ‘ impossibile pensare a chi siamo, senza considerare dove siamo” Colin suggerisce e aggiunge
“Noi influenziamo e modifichiamo il nostro ambiente ed esso, a sua volta, influenza e trasforma noi”. Le sue fotografie rappresentano ciò che egli considera significativo nell’incontro.
Il suo lavoro è attualmente rappresentato da due biblioteche di immagini londinesi: Arcaid Architectural picture Library e 4. Le fotografie sono state scattate con macchine fotografiche diverse: Mamiya 6, Bronica GS1, Wista 45DX Field Camera e Agfa Ansco 5×7 pollici Field Camera. Per le fotografie più recenti è stata utilizzata una Canon 5D SLR.
Vai alla Mostra online di Colin Dixon
Alcune mostre fotografiche
1986 – Landscape exhibition and weekend workshop – Queen’s Hall Arts Centre – Landscape Exhibition – Grey’s Gallery, Gosforth. – Landscape Exhibition – Gossipgate Gallery, Alston.
1987 – 8th Brunel Photo Show (Group Exhibition) Brunel University, Uxbridge.
Landscape Exhibition – DLI Museum and Art Gallery, Durham.
Landscape Exhibition – Wetheriggs Pottery Gallery, Penrith.
Hexham Youth Theatre. Photographs of group exploring and preparing ‘Son of Man’, by Dennis Potter – County Hall, Morpeth.
1993 – ‘Earth Matters’ Photographs of quarried landscapes. Touring exhibition.
1995 – ‘Conjectures of Time’ – Group exhibition of 6 photographers: John Blakemore, Susan Bremner Davies, Fay Godwin. Andre Goulancourt and Liz Johnson @ Winchester Contemporary Arts Gallery, Winchester.
1996 – Two commissions from Durham Art Gallery for “Northern Rock Art”, a group exhibition for Year of the Visual Arts.
1998 – Group exhibition- Pendle Arts Gallery.
Association of Historical and Fine Art Photographers- Group Exhibition at the Tate Gallery , London.
1999 – Commission from North Pennines Heritage Trust to make photographs for a travelling exhibition on the poet W.H. Auden’s literary links to the North Pennines landscapes and industries.
2002 – Ancient Wooodland and Venerable Trees. Group Exhibition, Queens Hall Art Centre, Hexham. Touring to 3 other venues.
2003 – “Eyelines”. Photographs and Poetry by 6 photgraphers and 6 poets. Specially commissioned for Keswick Literature Festival, Theatre by the Lake, Keswick and other venues.
2004 – “Light and Time” Solo exhibition of 60 black and white prints in School of Architecture, University of Florence, Piazza Ghiberti, Florence, Italy. Simultaneous publication of “Light and Time” -book of the exhibition.
2007 – ‘Ancient Woodlands and Venerable Trees’. Queens Hall Arts Centre, Hexham, Great Britain.
2008 – ‘Ancient Woodland and Venerable Trees’. Kielder Castle Gallery, Northumberland, Great Britain
2010 – ‘Hexham Photography Group Exhibition’ Queens Hall Arts Centre, Hexham, Great Britain.
2011 – ‘Hexham Photography Group Exhibition’. Kielder Castle, Northumberland, Great Britain