Serrato confronto sui contenuti tra i diversi soggetti in campo per la reindustrializzazione della siderurgia toscana che fa capo al polo induistriale di Piombino della Lucchini spa, durante la riunione riunione tecnico-politica, svoltasi ieri a Roma al Mise. Obiettivo dichiarato è quello di sottoscrivere l’Accodo di programma (AdP) per Piombino entro la fine della settimana prossima. Tra gli aspetti qualificanti dell'accordo che deve servire a sostenere le prospettive produttive ed occupazionali della zona, durante e dopo la cessione del sito della LUCCHINI S.p.A. in amministrazione straordinaria, il cui iter è ormai avviato, lo smantellamento di navi e le agevolazioni per la reindustrializzazione e l’ambientalizzazione dell’impianto e dell’area. L’Accordo prevede anche una serie di agevolazioni per il piano di riconversione industrial-ambientale a favore di chi investirà nel sito e per sostenere la diversificazione produttiva.
Alla discussione – presieduta dal vice Ministro Claudio De Vincenti – hanno preso parte il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, esponenti della Regione Toscana, della Provincia di Livorno, dell’Autorità Portuale, alti dirigenti di altri Ministeri interessati (Ambiente, Infrastrutture, Lavoro) e l’Agenzia del Demanio.
Per arrivare a sottoscrivere l’Accordo a fine settimana prossima, è stato messo in calendario per mercoledì un nuovo appuntamento tecnico.
Porto di Piombino: prende forma il ruolo industriale nella dismissione delle navi, partendo da naviglio da guerra
Si prevede che l’AdP contenga un bando per individuare un soggetto imprenditoriale in grado di assicurare l’attività di smantellamento e refitting di navi. Durante l’incontro è stata infatti resa nota un’intesa di massima raggiunta con il Ministero della Difesa per attribuire al porto di Piombino la commessa della dismissione di naviglio da guerra. L’idea è che ciò possa fare da volano, in tempi successivi, per lo smantellamento anche di altri tipi di navi.