Lucca – A Lucca è bagarre. La pietra dello scandalo, bella pesante, la lancia l’ex-candidato del centrodestra Remo Santini. Si tratta della registrazione di una telefonata intercorsa fra Santini e l’attuale assessore regionale Marco Remaschi, ricevuta dal candidato del centrodestra venerdì 16 giugno alle 21.30, dopo un comizio ad Antraccoli. Il contenuto viene divulgato da Santini stamani in conferenza stampa. “Ti volevo dire in maniera del tutto riservata – si sente – io non solo non gli dò una mano a Tambellini, ma semmai quel poco che posso lo do a te”. Fine. Anche alle richieste di Santini (si sente un “addirittura” e “figurati”), l’interlocutore sfugge. Ma fra i “ciao” ripetuti, si sente anche un “fidati”.
Telefonata scherzosa, ribadisce l’assessore Remaschi, accusando Santini di aver “equivocato una telefonata dal contenuto scherzoso”. Ma la telefonata c’è, e semmai c’è da chiedersi come mai il candidato del centrodestra l’abbia registrata. In risposta, l’assessore sfida anche chiunque, sono parole sue, “a trovare anche una sola persona a cui io abbia detto di votare il candidato di destra” e ribadisce che il suo sostegno all’attuale sindaco Alessandro Tambellini è sempre stato chiaro e leale.
Intanto, le voci corrono e a Lucca già ci si interroga sulle conseguenze del disagio che la vicenda getta sulla giunta regionale e sullo stesso Rossi.
Non solo. La seconda parte della vicenda coinvolge un altro politico del Pd, vale a dire Lucio Pagliaro. Questa volta, dice Santini che chiama in causa testimoni, si tratta di un pranzo tenutosi al ristorante Forino di Capannori, dove si sarebbe parlato di voto “disgiunto”. Reagisce Pagliaro, dicendo che l’incontro, che dunque c’è stato, non è stato convocato da lui e che il voto disgiunto non era l’argomento di conversazione. E minaccia querele.
Foto: l’assessore Marco Remaschi in conferenza stampa