Louise Bourgeois: mostre a Roma e Firenze per l’artista franco-americana

Alla Galleria Borghese “L’inconscio della memoria” dal 21 giugno al 15 settembre

Louise Bourgeois, una tra le artiste che con il suo originale linguaggio ha più hanno influito nell’arte contemporanea, sarà la protagonista dell’estate culturale italiana con due mostre presenti in due grandi città, Roma e Firenze.

Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria”, nella Galleria Borghese, a Roma dal 21 giugno al 15 settembre 2024 e “Do Not Abandon Me” al Museo Novecento, a Firenze, dal 22 giugno fino al 20 ottobre 2024.

La Galleria Borghese presenta la prima mostra dedicata ad un’artista contemporanea e allo stesso tempo la Bourgeois espone per la prima volta a Roma. Le opere scultoree intrecciano la complessa ricerca e l’esperienza della grande artista franco-americana, scomparsa a New York nel 2010, con la preziosa collezione della Galleria e in un’architettura di rara bellezza.

Venti opere di diverse forme, materiali e dimensioni raccontano emozioni e storie sempre attraverso una particolare visione psicologica.

Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria” è anche un’immersione nella memoria dell’artista, che aveva visitato Roma per la prima volta nel 1967. Per molta parte della sua vita la Bourgeois ha mantenuto un rapporto profondo con l’Italia, Roma e le collezioni della Galleria Borghese, ma anche le toscane Pietrasanta e Carrara dove lavorò in vari periodi della sua vita, realizzando molte sculture in marmo e in bronzo.

Il tema della metamorfosi è presente in gran parte della sua ricerca, sviluppata sotto forma di simboli e forme ambigue dove si uniscono passato e futuro. È inserito anche il tema del passaggio naturale dell’essere umano che dall’innocenza evolve verso la maturità. In modo particolare le “Cell” ambienti di diverse dimensioni dove l’artista inserisce sculture e manufatti che mettono in scena delle storie fortemente emotive, passando dagli oggetti legati alla memoria alle forme architettoniche.

All’ingresso della Galleria è presente la “Cell (The Last Climb)”, la penultima Cell di Louise Bourgeois, dove prevale il tema della spirale come metafora dei vari stadi della vita.

Tra le altre sculture “Cell XX (Portrait)”, esprime una visione personale e intima della psiche umana. Le due teste evidenziano la sfera emotiva e la profondità psicologica rispetto all’identità sociale. Nel percorso espositivo si trovano calchi delle mani della Bourgeois legate a quelle di Jerry Gorovoy, suo caro amico e assistente, il grande “Spider” in bronzo, e teste di stoffa con le loro orbite vacue e bocche semiaperte.

Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese afferma: “La mostra su Louise Bourgeois fin dal titolo insegue due aspetti molti significativi del percorso dell’artista: l’inconscio e la memoria… In questo rimando continuo fra memoria personale e collettiva, fra specchi e gabbie, risiede la forza estetica della mostra, che grazie alle opere della grande scultrice novecentesca attua la mise en abyme della collezione Borghese”.

Ideata da Cloé Perrone, curata con Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith, l’esposizione è realizzata in collaborazione con The Easton Foundation e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, che dimostra la profonda connessione esistita tra l’arte della Bourgeois e la Galleria Borghese. Fendi è lo sponsor ufficiale.

In occasione della mostra nell’antica sede che fu di Scipione Borghese, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ospita un’opera dell’artista, allestita negli appartamenti del Cardinale Ferdinando de’ Medici: “No Exit”, un’installazione costituita da una scala con pannelli e due grandi sfere dove sono appese due cuori di gomma, visibili solo attraverso una piccola porta.  

Simultaneamente anche Firenze dedica a Louise Bourgeois due mostre rappresentative del suo fondamentale lavoro nell’arte contemporanea: “Do Not Abandon Me” curata da Philip Larratt-Smith e Sergio Risaliti, al Museo Novecento, che coincide con le celebrazioni per i dieci anni della sua apertura, e “Cell XVIII (Portrait)”, sempre a cura di Philip Larratt-Smith insieme con Arabella Natalini e Stefania Rispoli, al Museo degli Innocenti.

L’esposizione è la prima della grande artista a Firenze, in un’architettura storica dedicata a tutte le forme artistiche moderne e contemporanee. Saranno visibili quasi cento opere dell’artista, tra lavori su carta, gouache e disegni, realizzate negli anni duemila, e sculture di varie dimensioni, in stoffa, bronzo, marmo e altri materiali. Sarà esposto all’interno del cortile del Museo Novecento “Spider Couple (2003)”, un’opera tra le più celebri della Bourgeois.

In stretta collaborazione con il museo, l’Istituto degli Innocenti, l’ospedale progettato da Filippo Brunelleschi che accoglie dal 1419 i bambini abbandonati, ospita “Cell XVIII (Portrait)”, dal forte impatto emotivo.

Galleria Borghese – Roma

21 giugno – 15 settembre 2024

www.galleriaborghese.beniculturali.it

Museo Novecento – Firenze

22 giugno – 20 ottobre 2024

www.museonovecento.it

In foto:

Louise Bourgeois, “Cell XX (Portrait)”, 2000, Steel, fabric, wood and glass, 188 x 124.5 x 124.5 cm
Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by SIAE, Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

Total
0
Condivisioni
Prec.
Un’altra Camera e un altro Senato, nel ricordo di Enrico Berlinguer

Un’altra Camera e un altro Senato, nel ricordo di Enrico Berlinguer

Il raccoglimento delle circostanze in cui si onora la memoria di uomini speciali

Succ.
Borgo S. Lorenzo, Calenzano e Empoli, la sfida è a sinistra

Borgo S. Lorenzo, Calenzano e Empoli, la sfida è a sinistra

Nell'area fiorentina nuovi "casi Campi", a Calenzano la lista di sinistra primo

You May Also Like
Total
0
Condividi