“Ci confronteremo con le squadre di serie A e delle altre leghe sulla legge Melandri. Entro un certo tempo decideremo di dare una mano al calcio perché vogliamo che le regole che suddividono le risorse siano in parte più eque e in parte più chiare di quelle di oggi, che, lasciatemelo dire con due parole, sono un po’ fumose e un po’ aleatorie”.
E’ questa la novità che il Ministro Luca Lotti ha svelato martedì sera alla festa dell’Unità di Villalunga: il Governo aiuterà il calcio sui diritti tv, ovvero andrà a toccare quegli equilibri economico – finanziari che hanno reso la serie A contendibile solo da parte di una oligarchia di club. L’annuncio è di quelli parecchio rilevanti, anche perché proprio in questi mesi si sta ragionando su come portare gli introiti tv oltre la soglia del miliardo di euro.
“La legge Melandri – ha detto il Ministro Lotti – stabilisce i criteri tramite cui i denari dei diritti televisivi sono distribuiti. Per dieci anni ha avuto dei criteri definiti. E’ una legge giusta che è nata per equilibrare un campionato che secondo me è ancora tra i più belli del mondo: ma forse ha bisogno di un rodaggio, perché una legge che voleva campionati più equilibrati, dopo dieci anni ha visto visto vincere in Serie A più o meno tre squadre”.
Lotti, che ha dialogato con il designatore degli arbitri di Serie A Nizzoli, ha affrontato anche altri argomenti: a partire dall’assegnazione delle Olimpiadi a Parigi e Los Angeles, città che per portare a termine l’organizzazione riceveranno dal Cio una pioggia di fondi (1,7 e 2,2 miliardi di dollari rispettivamente.
“Se la notizia verrà confermata – ha detto Lotti – sarà l’ennesimo segnale dell’occasione che ha perso l’Italia, dell’errore madornale che abbiamo fatto ritirando la nostra candidatura alle Olimpiadi. Non mi piace commentare gli errori né il passato – ha detto il Ministro Lotti – sapete qual è la mia opinione e ne sono ancora straconvinto: siamo in grado di organizzare grandi eventi ed eravamo in grado di organizzare un sogno come quello delle Olimpiadi. Con l’amaro in bocca posso solo prendere atto che le risorse sono andate ad altri paesi”.
“Credo che una classe politica – ha affermato Lotti – sia essa di destra o di sinistra, deve combattere la tangente o la ruberia, non deve però avere paura di portare in Italia un evento che ha tante positività non solo sportive ma anche culturali”.
“Organizzare eventi sportivi in Italia – ha spiegato ancora il Ministro dello Sport – lascia economie di scala importanti sul territorio, penso ai mondiali di sci di Cortina 2021: ce li hanno assegnati dopo 4 volte che l’Italia partecipava alla selezione insieme ad altre località sciistiche importanti di Austria e Svizzera. A solo un anno dalla consegna dell’incarico, abbiamo presentato alla federazione internazionale tutte le carte in regola con la parte sportiva e non: da italiano è stato un grande orgoglio”.
“Nella scuola abbiamo investito tre miliardi e mezzo sulle strutture, sui grandi impianti non ce li abbiamo e forse nemmeno sarebbe giusto investire una cifra così importante. Ma abbiamo dato una risposta concreta inserendo nell’ultimo decreto legge, venti giorni fa: una norma chiara per le società sportive che hanno progetti già pronti, ai quali noi garantiamo la bancabilità dell’opera, grazie ad un diritto di superficie fino a 99 anni su ciò che costruisci su un’area. Credo che questo, sui palazzetti e grandi infrastrutture, darà grandi risultati nei prossimi due anni”.