Evasione fiscale, le armi segrete della Regione

Lotta all’evasione fiscale in Toscana, stabilizzazione del gettito rientrato nelle casse regionali con l’evasione recuperata. Agguerrito e determinato, l’assessore al Bilancio Riccardo Nencini ha illustrato questa mattina nella sede della Regione i punti attraverso cui verrà portata avanti la battaglia dichiarata all’illegalità economica. Magari, con una possibilità da vedersi in futuro: “Scovato chi non paga le tasse, ridurre la pressione fiscale su altri”. Un principio selettivo, che, se verificato nell’applicazione, potrebbe tradursi in attrazione di investimenti verso la Toscana.

La finalità è chiara: che tutti paghino rispetto alle loro possibilità e che sia reso stabile il maggior gettito (160 mlioni di euro nel 2010) recuperato. Ma per raggiungere lo scopo, il solo mezzo è fare squadra. Sentirsi un ‘unica squadra fra Comuni, Regione e altri enti territoriali, con ampio ricadute positive per tutti; ad esempio, già ora  i Comuni che collaborano e contribuiscono a scovare evasori con segnalazioni qualificate potranno trattanere nelle proprie casse buona parte di quanto recuperato: la metà dei tributi regionali, per intero (ma solo per qualche anno) quelli statle. L’assessore parla non a caso di patti territoriali anti-evasione, da stipulare a livello provinciale: dai rifiuti alle concessioni demaniali, dal mondo dell’agricoltura, all’emersione delle residenze di comodo.
Innanzitutto, il quadro generale: le principali tasse su cui la Regione ha non solo competenza ma che rimangono, in tutto o in parte, sul territorio (vale a dire nelle casse regionali) sono: bollo auto, Irap (imposta sulle attività produttive), addizionale regionale Irpef, tasse di concessione, imposta per il conferimento in discarica dei rifiuti. A queste, l’anno prossimo, si aggiungerà anche l’Iva recuperata.
Fra le misure prospettate, anche un’arma segreta a disposizione del fisco regionale per scovare le basi imponibili, un’arma che si chiama Elisa.
Già in sperimentazione da alcuni anni a Fabbriche di Vallico e in altri sette comuni ed enti, Firenze, Livorno, Prato, Monsummano Terme, Abbadia San Salvatore, il circondario Empolese-Valdelsa e la comunità montana della Media Valle del Serchio, si tratta di una rete e di una piattaforma informatica condivisa, che permetterà ai Comuni di scambiarsi informazioni, ripulire gli archivi da errori diffusi e condividere banche dati in possesso delle diverse branche della pubblica amminisstrazione: infomazioni più facili da reperire ed accertamenti dunque più rapidi. Con una positiva ricasduta sulla burocrazia, dal momento che con banche dati condivise ogni informazione sarà accessibile da più enti e in tempo reale, diminuendo perciò il numero di certificazioin richieste al cittadino. L’investimento regionale per far sì che tutti i Comuni toscani entrino a far parte di Elisa è di 4milioni, più altri 3 aggiunti dal resto del sistema: la stima è comunque quella di recuperare almeno 500 milioni l’anno di evasione fiscale, tributi nazionali a parte.

Ma nel programma illustrato dal vicepresidente regionale Riccardo Nencini nei contronti della caccia all’evasione, non c’è solo Elisa.

Un’altra iniziativa che va nel senso di facilitare i cittadini nel pagamento delle tasse, uno dei principi base per renderle più facilmente solvibili, è la nascita, prevista entro l’anno, di un portale on line del contribuente, che conterrà più informazioni e più facilità nei pagamenti.

Un altro importante punto è la gestione del bollo auto, che dall’Aci tornerà alla Regione. Un’imposta significativa, visto che nel 2010, dei 160milioni di tributi regionali non pagati recuperati dalla Regione, 100 arrivano proprio dal bollo auto.
Ecco alcuni dati: su tre milioni e mezzo di veicoli che circolano in Toscana, mezzo milione non pagano il bollo o lo fanno in ritardo, vale a dire uno su sette. La percentuale di evasione oscilla, nelle diverse province toscane, tra il 12 e il 18 per cento. E, dal momento che spesso l’evasione del bollo auto scatta non per volontà diretta ma per dimenticanza, dall’inizio dell’anno la Regione ha lanciato anche un nuovo servizio on line: una sorta di ‘nodo al fazzoletto”.Basta registrarsi all’indirizzo www.regione.toscana.it/avvisoscadenzabollo/ e gli automobilisti toscani ricevono per e-mail o con un sms un avviso del bollo che sta per scadere,

Infine, semplificazione delle procedure. Per quanto riguarda questo punto, la Regione sta pensando ad un unico agente e ad un’unica piattaforma per la riscossione dei tributi, compresi quelli degli enti locali.

Ma c’è anche un’altra importante iniziativa allo studio per concorrere a frenare l’evasione regionale: usare la tracciabilità dei prodotti alimentari e per la salute per controllare le aziende dove sono state segnalati prodotti non tracciati, perchè la violazione potrebbe essere un indicatore di sottofatturazione, pagamenti a nero,  dunque evasione.
Una misura che la Regione Toscana potrebbe utilizzare già nei prossimi mesi, uno strumento che sembra destare l’interesse dell’Agenzia delle Entrate, utile tra l’altro per controllare i dati sulla produzione e dunque possibili evasioni sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive.
“L’idea ci è venuta dopo una recente incontro con il garante per la privacy. Che le imprese che violano le norme sulla sicurezza sul lavoro possano nascondere anche una potenziale evasione è assodato, soprattutto nel caso delle imprese cinesi – spiega l’assessore Nencini – ma condividere queste banche dati, per motivi di privacy, non sarà forse possibile nell’immediato. Per le banche dati sulla tracciabilità non ci sarebbero invece problemi”..
Infine, l’importanza sulla vita concreta dei cittadini del recupero sull’evasione è stata sottolineata a chiare lettere dall’assessore Nencini.
“Alla Regione – spiega infatti Nencini – mancheranno, sui soli servizi che con le leggi ex Bassanini lo Stato ha affidato da anni alle Regioni, 360 milioni quest’anno e almeno 410 nel 2012. Ma va sommato anche il taglio operato alla sanità e le risorse che dai Ministeri, tagliati per 6 miliardi, non arriveranno più. Senza il recupero dell’evasione fiscale che ha consentito di coprire alcuni buchi sui servizi ai cittadini, sulla scuola ad esempio, ci saremmo trovati in una situazione molto più difficile”.

 

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