Parigi – Una gigantesca rete metallica è la soluzione scelta dall’ONG The Ocean Cleanup per filtrare le acque di uno fiume in Guatemala responsabile di circa il 2% delle plastica che inquina gli oceani.
L’organizzazione sta istallando una robustissima griglia sul fiume Las Vacas, praticamente alla periferia della capitale guatemalteca, per bloccare l’enorme quantità di detriti e scorie che annualmente vengono gettate in questo affluente del fiume Motagua che sfocia poi nel mar caraibico, nel golfo dell’Honduras. Las Vacas trasporta oltre 20.000 tonnellate di rifiuti di materie plastiche all’anno ed é perciò considerato uno dei corsi d’acqua più inquinati al mondo. La colossale quantità di queste scorie che ammorba le spiagge del Guatemala e dell’Honduras rappresenterebbe appunto circa il 2% del totale di rifiuti plastici che ogni anni contaminano gli oceani della terra.
L’obiettivo della ONG olandese è quindi quello di bloccare l’enorme quantità di rifiuti di plastica prodotti dalla capitale guatemalteca, poco a monte della città. La massa di scorie dovrebbe essere filtrata e trattenuta dalla maxirete metallica fintantoché, ha spiegato alla agenzia AFP il responsabile della ONG Boyan Slat, « il livello delle acque scenderà e i rifiuti che si saranno accumulati contro la griglia verranno portati via».
La rete, che è in via di istallazione, si stende sul letto del fiume ed è ancorata alle due rive. I tecnici stanno ancora valutando alcune variabili, come la dimensione delle maglie della rete e l’altezza del recinto.
Il progetto è seguito con molta attenzione anche perché sarebbero i fiumi la principale fonte di inquinamento degli oceani. Sul suo sito la ONG ritiene che responsabili dell’80% del loro inquinamento sarebbero mille fiumi. Ed è perciò che si prefigge di dar loro battaglia nei prossimi anni.
The Ocean Cleanup, precisa il quotidiano Le Monde, è già attivo nella guerra alla plastica in Malesia, Indonesia, Repubblica domenicana e Giamaica utilizzando imbarcazioni che recuperano i rifiuti plastici in mare .