Lorenzo Bonechi: silenzi bizantini e luci cristalline

Firenze – “La sua assoluta singolarità …lo rende un’isola piccola e sperduta, di difficile scoperta nel vasto oceano dell’arte contemporanea. Come in altri casi, il suo genio non ha avuto seguito e non ha fatto scuola, è rimasto a sé stante ed è scomparso giovane, molto giovane”. Inizia cosi a presentazione di Carles Marco, curatore della personale di Lorenzo Bonechi alla Galleria Il ponte di Firenze, dal 16 ottobre al 30 dicembre 2020.

Lorenzo Bonechi. Delle opere radicali / dipinti e carte 1982 – 1994” è un percorso sulla ricerca artistica del giovane promettente di Figline Valdarno, interrotta improvvisamente il 23 novembre 1994, quando l’artista è scomparso a soli trentanove anni.

L’esposizione nella galleria Il Ponte presenta dipinti di grandi dimensioni, disegni e una scultura che evidenziano la sua poetica. Composizioni con figure silenziose, allungate e colorate, come tutto il paesaggio circostante, sono fissate nell’atto di compiere un leggero movimento. Le movenze sono armoniche, come fossero il frutto di una musicalità interna le singole persone. Però alcuni insiemi sembrano dei soliloqui. Ogni accenno ritmico personale diverge da quello del gruppo. I drappi delle vesti ricordano i dipinti trecenteschi o le pitture antiche senesi. La luce nella sua purezza inonda figure e cose, producendo singolari effetti di ombre. Nascono così originalissimi lavori, dal segno personale e preludio di una possibile evoluzione creativa molto fertile.

Lorenzo Bonechi, nonostante la sua giovane età, aveva già una sua visibilità pubblica, con mostre ed esposizioni molto importanti come quella a New York da Sperone Westwater e l’invito, nel 1994,  alla XLVI Biennale di Venezia con la sua partecipazione postuma. La sua prima mostra risale al 1979 e dal 1982 la pittura diventa la sua unica attività, con varie presenze in Italia e all’estero. Si applica allo studio della pittura del Trecento e del Quattrocento toscano. Approfondisce l’arte bizantina e quella russa antica attraverso le opere storiche, artistiche e letterarie. La sua ricerca prosegue con la lettura di fonti sacre e filosofiche antiche mentre continua a esporre le sue opere in varie gallerie e città europee.

Dal 1995, con la sua presenza alla Biennale, si susseguono le personali a lui dedicate, come quella del 1996 al Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi. Nel decennale dalla sua morte, Firenze, in Palazzo Strozzi e Figline Valdarno, nel Palazzo Pretorio, gli dedicano una grande retrospettiva. Seguono quelle a Valencia nel 2007 e nel 2009 al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Terranuova Bracciolini, espone opere scultoree e foto. Nel 2014, nel ventesimo anniversario della scomparsa, Figline Valdarno espone gli angeli e le crocifissioni, mentre nel Palazzo Ducale di Urbino ci sono i suoi grandi dipinti. A dicembre nel 2016 i disegni, tempere e sculture sono presenti nella Galleria Etra Studio Tommasi a Firenze. Nel febbraio di 2020 la Comunità di San Leolino e l’Archivio Lorenzo Bonechi promuovono una giornata di studi su Bonechi alla Certosa di Firenze.

 

Lorenzo Bonechi. Delle opere radicali / dipinti e carte 1982 – 1994

a cura di Carles Marco

Galleria Il Ponte, via di Mezzo, 42/b, Firenze

16 ottobre – 30 dicembre 2020

Orario: lunedì / venerdì 15.30 – 19.00. Sabato su appuntamento, chiuso i festivi
Info: 055 240617 – info@galleriailponte.com – www. galleriailponte.com

 

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