Non sono ancora finiti i guai per la ditta Bacchi spa. Dopo la nuova interdittiva antimafia emessa da prefetto Antonella De Miro che ha bloccato la ripresa dei lavori della tangenziale di Novellara, la procura ha aperto un’inchiesta per elusione della normativa antimafia. Nel registro degli indagati sono stati iscritti sia il legale rappresentante della ditta di Boretto sia di quelli della Tre Emme Costruzioni e del Consorzio Edile M2, a cui erano stati affidati i subappalti dei lavori.
Su mandato della Procura, nei giorni scorsi i carabinieri sono intervenuti a Boretto, San Secondo e Soragna, dove hanno sede le ditte subappaltatrici, e hanno sequestrato diversi documenti. Nel mirino c’è il terzo stralcio della tangenziale di Novellara: secondo gli inquirenti, infatti, l’importo complessivo dei lavori sia stato frazionato in modo da eludere la normativa antimafia.
Nello stesso giorno in cui si è diffusa la notizia dell’inchiesta, l’amministrazione comunale è intervenuta sul caso con un breve comunicato: “L’amministrazione comunale – si legge nella nota – si è già espressa in modo chiaro e corretto attraverso la mozione approvata in Consiglio Comunale a fine luglio, nella quale si ribadiva il pieno sostegno al Prefetto sul tema della prevenzione dalle infiltrazioni mafiose e si dava atto del corretto operato dell’ente e invita quindi tutte le parti ad evitare speculazioni. Si auspica una soluzione a breve per garantire la messa in sicurezza del cantiere e per la funzionalità futura di un’opera attesa dai cittadini da tanti anni.”