L’omaggio a Malaparte apre il Prato Film Festival

Prato – Si tiene a Prato dal 20 al 23 maggio 2018 la sesta edizione del PFF – Prato Film Festival, fondato e diretto da Romeo Conte e realizzato in collaborazione con il Comune di Prato – Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato, Confcommercio Pistoia e Prato, Lions Club Prato Datini, Convitto Nazionale Statale Cicognini e con il patrocinio della Provincia di Prato. 

Due le location del festival, le proiezioni di apertura del 20 maggio nello storico Teatro Gabriele D’Annunzio all’interno del Convitto Nazionale Statale Cicognini e il resto del festival presso il Cinema Eden.

Evento di apertura del festival, il 20 maggio, l’omaggio allo scrittore e giornalista pratese Curzio Malaparte in occasione dei 120 anni dalla sua nascita, con la proiezione, in versione restaurata, del film La Pelle di Liliana Cavani. Per tale occasione prima della proiezione l’attore Maurizio Donadoni interpreterà alcuni passaggi del libro di Malaparte, “Maledetti toscani” e l’attore Gabriele Tozzi interpreterà “La morte del cervo” in omaggio a Gabriele D’Annunzio. Cuore centrale del festival, il concorso di cortometraggi con le sue sezioni tematiche: Mondo Corto, Diritti Umani e Corto Italia.

Un festival che si apre alle scuole ospitando gli studenti del Convitto Nazionale Cicognini e del Liceo musicale Cicognini Rodari di Prato, con i matinée e le proiezioni di lungometraggi fuori concorso quali Il più grande sognodi Michele Vannucci con Mirko Frezza, Alessandro Borghi, Ivana Lotito e Milena Mancini e Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni con Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano e Donatella Finocchiaro.

Proiezione serale per il lungometraggio Veleno di Diego Olivares con Massimiliano Gallo, Luisa Ranieri, Salvatore Esposito e Nando Paone. Presentato alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia 2017, il film racconta la storia vera del dramma dei rifiuti tossici nella Terra dei Fuochi nel casertano. 

In occasione della giornata finale del festival, mercoledì 23 maggio, presso la Saletta Campolmi inaugurazione della mostra Il postinoLa metafora della poesia. Saranno esposti – fino al 4 giugno – i bozzetti e gli schizzi con cui venivano immaginate le scene ed i costumi dei due curatori della mostra, lo scenografo Lorenzo Baraldi e la costumista Gianna Gissi, oltre alla bicicletta del Postino concessa dai Fratelli Conti, e la borsa utilizzata da Troisi durante le riprese anch’essa concessa da Rancati. Esposte anche le foto da set del film realizzate da Angelo Frontoni e tratte dalla collezione digitale “Angelo Frontoni, il fotografo delle dive” del portale internetculturale.it del Mibact. L’intero Archivio di Angelo Frontoni è conservato presso la Fototeca del Museo Nazionale del Cinema di Torino e presso il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma.

Durante l’apertura l’orchestra del Liceo musicale Cicognini Rodari eseguirà alcuni brani della colonna sonora del film Il Postino, di Louis Bacalov, vincitore del Premio Oscar di questo film. Durante la serata finale verrà proiettato proprio il film Il Postino diretto da Michael Radford e Massimo Troisi e interpretato dallo stesso Troisi con Maria Grazia Cucinotta, Philippe Noiret, Renato Scarpa e Anna Bonaiuto.

Tra gli eventi speciali, il 20 maggio alle ore 19.00 la proiezione dello spot “Fratelli Conforti – Una storia Pratese”, dal 1948, in occasione dei 70 anni di attività di una nota azienda del territorio. Tre i conduttori che si alterneranno sul palco durante il festival: Giovanni Bogani, Nicola Pecci e Miriam Candurro. I premi sono stati creati da Camilla Bacherini e saranno realizzati dalla Fonderia Artistica “Il Cesello”Le attrici premiate riceveranno, oltre al premio Prato Film Festival, anche un gioiello di Pianegonda, dalla Gioielleria Cerbai. Vka vodka made in Tuscany allieterà gli incontri del cinema con i suoi aperitivi, nelle giornate del festival, alle ore 17:00 al Dek Italian Bistrot, gli incontri saranno diretti da due giornalisti esperti di cinema, Elisa Ceccarelli Giovanni Bogani.

Foto: Il più grande sognodi Michele Vannucci 

 

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