L’occupazione volge al meglio nella nostra provincia

renzi treIl quadro economico ed occupazionale della Provincia di Reggio Emilia volge al meglio. Sono i dati a dirlo. Nel 2015 gli avviamenti al lavoro hanno superato le cessazioni. Era dal 2010 che il sistema provinciale non generava un saldo positivo di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione si attesa sul 6,6% per la nostra provincia, oltre 1 punto meno della media regionale, 5 punti in meno rispetto al dato nazionale. Rispetto al 2012 si sono quasi dimezzate le imprese (da 367 a 175) e i lavoratori (da 16.390 a 11.170) che usufruiscono di ammortizzatori sociali e tutti gli indicatori segnano una forte ripresa della produzione e degli ordinativi. L’export reggiano continua a crescere in modo significativo (+3,3%), trainando la ripresa. Il Pil provinciale, che dal 2014 è tornato a crescere (+0,8% nel 2015), ha un trend previsionale in rafforzamento. Crescono nel 2015 il reddito disponibile delle famiglie (+1,7%) e i consumi (1,2%). Il numero di nuove imprese nate supera le cessazioni di oltre 220 unità, dopo 5 anni consecutivi di decremento.

Il terreno perso da recuperare rispetto ai valori pre-crisi del 2008 è certamente ancora moltissimo. Non sarebbe del resto realistico pensare di recuperare gli effetti delle più dura e lunga crisi economica nazionale in un anno. Il 2015 deve essere letto come un anno di forte e chiara inversione di tendenza. A denti stretti lo ammette la stessa CGIL, nonostante le omissioni chirurgiche di alcuni dati. Un anno fa il segretario Mora paventava ondate di licenziamenti collettivi a seguito del Jobs Act: oggi prendo atto che questa narrazione apocalittica è stata decisamente ridimensionata.

Sarà un percorso lungo che richiederà coraggio, costanza e apprendimento. Abbiamo appena iniziato e i fattori critici ci sono ben chiari: una crescita che deve prendere slancio, il mercato delle costruzioni che rallenta la caduta ma ancora langue, il credito alle imprese ancora a livelli insufficienti, gli investimenti pubblici e privati da incrementare, una disoccupazione da aggredire più forza e la disoccupazione giovanile a livelli ancora elevatissimi. Anche gli enti locali e la Regione stanno facendo moltissimo per rilanciare la crescita, con risultati promettenti. Investimenti pubblici, infrastrutture strategiche, servizi alla persona, investimento sulla formazione e sulla conoscenza: una strategia avanzata contenuta nel Patto per il Lavoro della Regione Emilia Romagna.

L’azione riformatrice del Governo sta dando i suoi frutti e i dati sono sotto gli occhi di tutti, anche di chi non vorrebbe vederli. Dopo la più importante riduzione fiscale sul reddito da lavoro medio-basso (80 €), dopo la riduzione dell’IRAP da 4 miliardi, dopo gli incentivi alle stabilizzazioni contrattuali, dopo la riforma del mercato del lavoro (Jobs Act) e degli ammortizzatori sociali, nel 2016 garantiremo l’azzeramento delle tasse sulla prima casa che mediamente vale 250 € per ogni famiglia reggiana. Il Governo è al lavoro su nuove liberalizzazioni per rafforzare la competitività e arriveranno presto misure volte a sostenere il lavoro autonomo e artigiano

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