Uno Ius Soli fatto in casa, e dal valore puramente simbolico, per rimediare al fatto che quello ‘ufficiale’ probabilmente non verrà mai concesso. E’ questa la proposta, destinata ad aprire un rovente dibattito, che arriverà lunedì in consiglio comunale a firma della consigliera di Sinistra Italiana Lucia Lusenti.
La mozione impegna il sindaco e la Giunta “a conferire la cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio italiano e figli di immigrati stranieri residenti a Reggio Emilia, quale auspicata premessa di un effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della legislazione nazionale, attraverso lo strumento della Civil Card, strumento già adottato da altri comuni italiani”. L’iniziativa è partita a fine di luglio, quando il movimento di estrema destra Casapound tappezzò la città di manifesti che ringraziavano il Pd per aver bloccato lo Ius soli.
Una presa in giro bella e buona, a cui Sinistra Italiana ha risposto con l’immediato deposito della mozione per dare la cittadinanza italiana ai figli degli stranieri residenti a Reggio. “Inoltre – dicono dal partito di Fratoianni – chiediamo al Sindaco di sollecitare il Governo per una pronta e reale attuazione del diritto di essere italiano per le nuove generazioni, un tempo straniere ora di casa. Ricordiamo che Sinistra Italiana ha pubblicamente offerto di votare la fiducia al Governo Gentiloni pur di far passare lo Ius Soli”. Secondo Sinistra Italiana “l’attribuzione della cittadinanza onoraria può rappresentare un prezioso contributo per un’opera di sensibilizzazione di tutta l’opinione pubblica sul tema, anche se tale provvedimento non ha ovviamente valore giuridico, ma solo simbolico”.
Di recente si sono espressi a favore dello ius soli anche due reggiani illustri: il Ministro Graziano Delrio da Festareggio e Romano Prodi, secondo cui lo stop a questa legge “è un calcolo sbagliato per seguire i sondaggi”.