Livorno piange i suoi morti, spala fango e acqua, lento ritorno alla normalità

Livorno – Mentre il procuratore capo della Repubblica Ettore Squillace Greco dice che sono state avviate indagini sulla tragedia provocata a Livorno dal nubifragio intercorso fra sabato e domenica, che ha registrato la morte di sei persone oltre a due dispersi, e il governatore Enrico Rossi dichiara che verranno da oggi, lunedì,  messi a disposizione 3 milioni di euro per i primi interventi urgenti, a Livorno si spala. 

I morti sono sei. Quattro appartengono alla stessa famiglia, i genitori, un bimbo di 4 anni e il nonno. Il nonno è riuscito a mettere in salvo la nipotina, poi si è rituffato nell’inferno per cercare di salvare il piccolo Filippo, ma la furia dell’acqua lo ha travolto e ucciso. Niente da fare per i genitori. I quattro vivevano in un seminterrato di una villetta d’epoca accanto all’Ardenza, dove l’esondazione del torrente ha innalzato un muro di fango e acqua. Un uomo senza vita è stato rintracciato in via Sant’Alò,  mentre un altro cadavere è stato rinvenuto in via Fontanella, sulla collina di Montenero. Fra i due che mancano all’appello, anche una ragazza.

La risposta della popolazione non si è fatta attendere: nonostante il dolore che cupo si è riversato sulla città devastata, i livornesi hanno messo mano alle pale e si sono offerti per supportare le forze dei vigili del fuoco e dei volontari, per sgomberare dai detriti le strade vicine ai luoghi di tracimazione, in particolare nelle zone di via Salviano e di Collinaia.

Diversi ponti crollati, quattro per la precisione, da quello del Chioma, che ha isolato svariate famiglie, a quelli in via Remota (sulla provinciale 8 che porta al Gabbro), e in via Vallicelle a Limoncino, lungo la provinciale 5.

Oggi, secondo giorno dopo il disastro, nella città ferita dove si sta lavorando per tornare a poco a poco alla normalità, ci sarà anche la visita del ministro Galletti. Stamattina la giunta regionale dovrebbe proclamare lo stato di emergenza regionale, mentre è stato richiesto al governo il riconoscimento dello stato di calamità.

Al briefing operativo di stamani, lunedì 11 settembre, che si è tenuto alle otto,  col sindaco Nogarin, il  prefetto e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato che partecipano alle operazioni, in collegamento con il Dipartimento  Nazionale della protezione Civile e quella Regionale, il primo cittadino di Livorno ha sottolineato che la città  “con grande fatica e dolore sta cercando di rialzare la testa rispetto al dramma che l’ha sconvolta e ne ha completamente cambiato il volto”.  Intanto continuano le operazioni di ricerca dei dispersi, ricerche che si svolgono anche in mare, dove i due potrebbero essere stati trascinati dall’esondazione del torrente.

Mobilità – Il traffico ferroviario è stato ripristinato almeno in parte ieri, alle 18.40, quando è stato riattivato il binario destro della linea da Livorno a Vada, sebbene a velocità ridotta, mentre l’attività dell’altro binario sarebbe ripartita in tarda serata. I treni a lunga percorrenza saranno dirottati sulla linea Tirrenica.

Trasporto pubblico, la riattivazione di quasi tutte le linee urbane è stata effettuata nel corso della giornata di ieri, domenica, quando a partire dalle 15 sono state riattivate quasi tutte le linee urbane. Situaizone ancora difficile per quanto riguarda Montenero, dove la funicolare, completamente fuori uso, rimarrà tale per diverso tempo, dato che la piena, come informa il Comune,  ha letteralmente portato via il terreno da sotto i binari.

Materiale di ingombro – Della rimozione del materiale di ingombro si stanno occupando squadre della protezione civile e vigili del fuoco, supportati da volontari e cittadini. I detriti sono su tutto il territorio, ma la criticità più forte ha interessato  via delle Vallicelle, a Limoncino, dove alcune famiglie erano rimaste senza corrente. sono state predisposte due aree  di stoccaggio detriti nell’area parcheggio di via Gioberti e in via del Littorale (Quercianella) dove i cittadini possono concentrare i rifiuti ingombranti generati dall’alluvione. Si segnala anche l’aiuto proveniente dalla Folgore, che ha messo a disposizione oltre 50 uomini e mezzi specializzati per le operazioni di svuotamento e ricollocazione del materiale di rifiuto da tali aree in altre che saranno individuate di concerto con la Regione. Per quanto riguarda i detriti, il sindaco Filippo Nogarin  ha dichiarato che proporrà l’individuazione di siti al di fuori del territorio provinciale dove trasferire i detriti che si stanno accumulando nelle due aree dedicate allo stoccaggio. Ne sono state intanto aggiunte altre 4. Si tratta delle aree allestire alla Stazione di Quercianella, ai tre ponti, in via di Montenero (prima di piazza delle Carrozze) e in via Peppino Impastato, nei pressi della rotatoria, dove i cittadini possono conferire i rifiuti anche direttamente.

Intanto, per quanto riguarda le numerose segnalazioni pervenute dai cittadini circa un forte odore di gas, i tecnici di ASA precisano che non si tratterebbe di metano. Dai controlli effettuati non sarebbe risultata nessuna  fuga di gas, il cattivo odore, fanno sapere i tecnici, è dovuto probabilmente dalla presenza di idrocarburi movimentati dall’acqua.

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Molti alberghi della città si sono resi disponibili a fornire un alloggio a quanti ne abbiano necessità. Fino a ieri sera  le richieste pervenute erano solo due e riguardavano due coppie.

L’ospedale non ha subito danni, informa il Comune con la nota diffusa in rete civica,  il solo presidio di Fiorentina inizialmente allagato è stato prontamente riattivato ed è quindi in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Presso il piazzale dell’ospedale, grazie all’interessamento delle associazioni di volontariato, sono disponibili furgoni attrezzati per il trasporto di persone disabili in caso di necessità; inoltre è stata attivata un’area di accoglienza a loro dedicata, in ospedale, per quanti non si sentono tranquilli a rimanere nelle loro abitazioni interessate dagli allegamenti.

Numero delle emergenze : 0586 824000

FOTO da Senza Soste https://www.facebook.com/Senza-Soste-51929902626/

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