Livorno – E’ stato siglato questa mattina a Palazzo del Governo un protocollo di intesa per l’emergenza abitativa e per la graduazione degli sfratti, che vede come firmatari la Prefettura, il Comune di Livorno, il Tribunale di Livorno, Casalp, le organizzazioni sindacali degli inquilini e le organizzazioni sindacali dei proprietari immobiliari.
Un atto teso al coordinamento delle procedure di esecuzione degli sfratti per morosità incolpevole nonché degli interventi di sostegno economico od abitativo in favore dei nuclei familiari interessati.
“E’ stato un lavoro lungo e attento – dichiara il Prefetto Paolo D’Attilio – che permetterà l’adozione di misure di graduazione dell’intervento della Forza pubblica in relazione alle criticità delle situazioni sottoposte a procedure di rilascio di immobili. Un protocollo ancora più significativo se si considera che il Comune di Livorno rientra tra quelli a più alta tensione abitativa, dove rimane alto il disagio sociale dovuto, specialmente in questo momento di pandemia, alla morosità incolpevole”.
“Si tratta di un accordo importante – spiega l’assessore al Sociale del Comune di Livorno Andrea Raspanti – che è l’esito di un lavoro di confronto e mediazione che va avanti da anni, a cavallo di due mandati amministrativi. Va riconosciuto, oltre al lavoro delle istituzioni coinvolte, il ruolo giocato dal fronte sindacale e in particolare dai sindacati degli inquilini. Il protocollo mira a mitigare la tensione abitativa del territorio, introducendo un’importante istanza di contemperamento tra il riconoscimento dei diritti dei proprietari e la tutela delle persone socialmente più svantaggiate. Un atto ancora più importante in questo momento critico, con la previsione di un sensibile aumento degli sfratti a partire dal mese di luglio. Nell’esprimere la soddisfazione dell’Amministrazione comunale per questo risultato, voglio ringraziare la Prefettura, il Tribunale di Livorno, i sindacati e tutti i soggetti firmatari che hanno contribuito alla conclusione positiva di questo lungo percorso”.
In estrema sintesi, il protocollo prevede misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica in caso di morosità incolpevole, attraverso una armonizzazione e integrazione con interventi di messa a disposizione di alloggi alternativi e di assegnazione di eventuali contributi.
Il Comune si avvarrà di fondi provenienti dal Fondo nazionale per gli inquilini morosi incolpevoli, nei limiti delle risorse disponibili, e procederà all’assegnazione degli alloggi destinati all’emergenza abitativa ai sensi della L.R. 2/2019, nei limiti delle alloggi che pervengono in disponibilità sulla base della programmazione di Casalp S.p.A.
“A 24 ore di distanza dalla decisione del governo Draghi di prorogare ancora il blocco degli sfratti – commenta Laura Grandi, segretaria regionale del Sunia – il primo atto concreto è in Toscana, nell’area livornese, con la sottoscrizione di un protocollo firmato da Prefettura, Comune e sindacati per fronteggiare la situazione che si presenterà al primo luglio 2021. E’ auspicabile che anche negli altri territori si segua l’esempio di Livorno, in particolare nell’area fiorentina, dove la ripresa delle esecuzioni segnerà l’inizio di una vera e propria crisi sociale, se non adeguatamente governata e gestita. La soluzione applicata per Firenze, ovvero quella dell’attivazione delle commissioni territoriali per il passaggio da casa a casa, potrebbe vedere incardinato, all’interno, il protocollo di Livorno, dove le parti in causa fanno sistema per trovare soluzioni adguate e condivise per le centinaia di famiglie toscane colpite dall’emergenza. Se Firenze si sta muovendo in tale direzione, ci sono altri territori, come Arezzo, Siena e Grosseto, che non hanno ancora dato segnali di aver compreso come l’inerzia in questo campo porterebbe a quella che possiamo chiamare la “tempesta perfetta” a livello scoiale”.