Firenze – La Scuola per la Governance transnazionale creata dall’Istituto Universitario Europeo come braccio formativo rivolto alla società civile con ogni probabilità si trasferirà al Palazzo Buontalenti di Firenze nel settembre 2019. Lo ha detto a Stamp il direttore della scuola Luis Poiares Pessoa Maduro a margine degli incontri europei nei locali della Badia fiesolana.
Maduro ha già compiuto una serie di sopralluoghi. Alla Scuola verrà assegnata una parte del palazzo che è stata sede della Corte d’Appello di Firenze, salvo poi valutare eventuali altre necessità di spazio.
Intanto il team formato da 25 persone ha già dato vita a una serie di iniziative che faranno da modello per quando l’attività formativa andrà a regime. “La Scuola sarà lo strumento per creare un rapporto più forte con la società civile, favorendo il trasferimento di conoscenze per la definizioni delle politiche pubbliche”, spiega il direttore che pensa al suo istituto come a una “Kennedy School for Government”, fiore all’occhiello di Washington, europea.
Le prime esperienze didattiche sono state articolate in tre direzioni. Una prima linea formativa ha riguardato professionisti provenienti dal mondo degli istituti di ricerca, giornalisti, esponenti delle amministrazioni. Finora vi hanno partecipato 18 persone, mentre per il prossimo anno ne sono previste 22 provenienti da tutto il mondo.
La seconda sperimentazione culturale è stata quella di mettere in rapporto e a confronto gli accademici con i policy maker, i responsabili delle politiche pubbliche, gli alti funzionari. Come tema è stato fra l’altro scelto il futuro del bilancio europeo.
Una terza linea d’azione riguarda la messa disposizione delle risorse formative e degli esperti dell’Istituto europeo, creando uno spazio informale per chi è impegnato in negoziati: “Esponenti di delegazioni o singoli negoziatori hanno la possibilità in questo modo di testare e passare in rassegna opportunità diverse senza restare vincolati, come avviene al livello formale”, spiega Maduro.
Le delegazioni impegnate nei negoziati commerciali fra Ue e Mercosur hanno già sfruttato queste opportunità per testare margini di compromesso o idee creative. “In sostanza siamo uno strumento di diplomazia culturale e politica con il resto del mondo”, dice ancora il direttore.
Fra le attività già avviate ci sono anche le periodiche interviste con ex presidenti delle istituzioni europee come José Barroso, che è stato presidente della Commissione, Jean-Claude Trichet che ha guidato la Banca centrale europea e Herman Achille Van Rompuy che è stato presidente del Consiglio europeo. In totale sono già passati dalla Badia fiesolana 150 persone per la formazione esecutiva e 18 followers. A regime gli studenti saranno 200 per corso.
Il sindaco Dario Nardella potrebbe essere un vostro allievo? “Certo, stiamo pensando a un seminario sulle città metropolitane medio grandi ai quali parteciperanno, secondo il nostro metodo, sia amministratori che esperti ed accademici per rafforzare il ruolo delle città”.
E per quanto riguarda il vostro arrivo a Firenze, quale sarà l’impatto sulla città anche dal punto di vista del traffico e dei parcheggi? “Pensiamo di promuovere politiche di sostenibilità ambientale, come l’uso della bicicletta – dice sorridendo Maduro – questa è una città adatta alla bicicletta”.
Foto: Luis Poiares Pessoa Maduro