Rivoluzione Civile, ecco i candidati toscani

C'è chi proviene dalla cosiddetta “società civile” e la politica non l’ha mai fatta. E c’è chi per anni ha militato nelle file di un movimento o di un partito, (Italia dei valori, Comunisti italiani, Rete 2018 di Leoluca Orlando, Rifondazione Comunista, Verdi, Movimento Arancione), una delle molteplici anime che compongono la nuova proposta politica di queste elezioni, il movimento “Rivoluzione Civile” dell’ex pm Antonio Ingroia.
In anticipo sulle altre circoscrizioni, il movimento ha reso note oggi le liste dei candidati per l’elezione alla Camera dei deputati e al Senato per la Toscana, ufficializzate stamane nel corso di una conferenza stampa alla presenza di alcuni candidati.
Antonio Ingroia è capolista alla Camera, e lo sarà anche in tutte le altre regioni italiane. Dopo di lui c’è Flavio Lotti, da anni organizzatore della marcia per la pace Perugia-Assisi. Al terzo posto Antonio Orazio Licandro, (Pdci) e il giornalista Sandro Ruotolo. A seguire Ilaria Cucchi, diversi esponenti dell'Idv locale, come la nona candidata in ordine di eleggibilità, l’architetto Cinzia Niccolai. C’è spazio anche per comuni cittadini, come il giornalista “esodato” Lido Contemori, in lista alla casella 12, che da circa un anno è membro di uno dei 14 comitati attivi in tutta Italia, o come Rosario De Zela, candidata al numero 26,  una donna peruviana che si batte per i diritti degli immigrati, o come Andrea Vignali, medico 32 enne di Massa selezionato da Idv tra i curriculum inviati online. Su 38 nomi in lista, i toscani sono in tutto 23.
Capolista al Senato, dove i “toscani” sono 14 su 18 candidati, una donna, Roberta Fantozzi, pisana , classe 1964, da anni funzionario nella segreteria nazionale di rifondazione comunista, esperta dei temi i welfare e lavoro. «Provengo da Rifondazione ma in questo movimento ognuno di noi non rappresenta la forza da cui proviene ma il Movimento nel suo insieme – ha detto la capolista Fantozzi – Usciamo da una stagione politica in cui i governi Berlusconi e poi Monti hanno solo aggravato la situazione con politiche ingiuste e fallimentari che hanno reso la società più diseguale, dove il 10% della popolazione detiene il 90% della ricchezza. Il nostro movimento si propone di promuovere una nuova alleanza tra diritti sociali e del lavoro, ambiente, conoscenza e politiche per la pace, con una drastica riduzione delle spese militari».Seconda in lista al  Senato un’altra donna, Sandra Giorgetti, fiorentina, membro dell’esecucitvo nazionale dei Verdi.

«Se mi chiedete se queste liste potevano essere fatte meglio vi dico si, certamente – ha spiegato Il coordinatore regionale Enzo Picardi, ex responsabile del centro studi Flacone-Borsellino –  In 3 settimane non si poteva fare di più».  «Non mi sono mai iscritto a nessun partito politico – ha commentato il secondo in lista alla Camera Flavio Lotti – ma dalla crisi in poi ho ritenuto di dovere impegnarmi in prima persona. Non ci interessa quanti di noi verranno eletti, quel che conta è ciò che riusciremo a costruire, con la convinzione che ognuno debba fare la propria parte e non solo lamentarsi o protestare. Per anni mi sono confrontato con una politica chiusa e sorda. Queste liste aprono le porte della politica alla società civile».Lotti ha annunciato che, se sarà eletto, i soldi che guadagnerà come parlamentare «ritorneranno ai cittadini, per dare più forza alla società civile»
 

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