Firenze – “Abbiamo avuto un netto miglioramento, riguardo ai tempi di attesa, che da febbraio a settembre è passato dal 66% al 94%” è quanto ha detto l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, nel suo intervento conclusivo alla seduta straordinaria del Consiglio dei cittadini per la salute.
La seduta, che si è tenuta stamani nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, è stata interamente dedicata al tema delle liste di attesa. Alla mattina sono intervenuti i rappresentanti dei comitati di partecipazione aziendali e di zona, le direzione aziendali ed i professionisti della sanità toscana.
Una fotografia, quella che emerge, dagli interventi di questa mattina a macchia di leopardo come ha aggiunto l’assessore Saccardi. “Ci sono aziende in zone dove s va molte be e si raggiunge quasi il 100% di risposta nei tempi previsti ed invece ci sono zone dove siamo ancora molto indietro. Alcune zone della nord-ovest qualcosa nella sud-est. Questo vuol dire che hanno meno risorse rispetto alla centro, minore privato, privato accreditato, privato sociale questo incide molto. Questo ci stimola a fare sempre meglio”.
“Da un po’ di tempo abbiamo messo insieme percorsi che possono aiutare – ha continuato l’assessore – Abbiamo cominciato col mettere fuori i percorsi oncologici dal sistema del Cup, con gli Aiuto Point, poi abbiamo distinto i percorsi in base alle necessità, abbiamo separato le prime visite dai controlli successivi. Ogni area ha la propria ricetta: fast track, diversificazione delle agende, Ma entro fine legislatura vogliamo che il miglioramento riguardi tutti. Anche con la collaborazione del privato accreditato e del privato sociale: non va considerato come la controparte, ma come un partner, all’interno del sistema pubblico”.
L’assessore Saccardi ha annunciato che l’assessorato sta preparando due brochure, su liste di attesa e sui percorsi della non autosufficienza, che verranno diffuse, oltre che attraverso i canali abituali, anche con i quotidiani. “Tante cose non sono conosciute – ha detto – E’ necessaria una maggior conoscenza di come funzionano i meccanismi della sanità. Le cose pubbliche, si ha la tendenza a pensare che non siano di nessuno, invece sono di tutti. E allora è necessario capire che, se per esempio non si disdice in tempo una visita, si fa un danno alla comunità: un uso inappropriato delle risorse sanitarie equivale a una sottrazione di quella risorsa”.
Sempre parlando di miglioramenti e di servizi più efficienti è arrivata poco fa la notizia che la Regione Toscana stanzierà un miliardo e mezzo per investimenti di adeguamento e miglioramento degli ospedali e delle strutture sanitarie della Toscana.
“Questo è un grande piano di investimenti – è il commento dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – Le infrastrutture sono la parte più rilevante della sanità, e gli investimenti non sono solo fonte di spesa, ma motore di sviluppo nella regione. Noi siamo la Regione che sicuramente ha investito di più nella modernizzazione delle strutture sanitarie, e oggi possiamo dire di avere un sistema di strutture e tecnologie di assoluta avanguardia”.
Gli interventi principali riguardano, l’ampliamento del Cisanello a Pisa, la realizzazione del nuovo ospedale di Livorno, l’adeguamento e la ristrutturazione del policlinico Le Scotte a Siena. Altri interventi di edilizia ospedaliera a Pistoia, Prato, Firenze, Lucca, Viareggio, Arezzo. Praticamente, gli interventi riguardano tutti gli ospedali toscani, ma non solo: Case della Salute, sedi distrettuali, strutture psichiatriche, elisuperfici. Sono lavori di ristrutturazione, manutenzione, adeguamento, efficientamento energetico, bonifica, adeguamento sismico, antincendio.