Firenze – Ancora qualche dubbio sulla capolista, ma la lista che sostiene Tommaso Fattori a presidente della Regione a Firenze c’è, ed è stata presentata oggi, alle 13.30, alla stazione di Rifredi. Perché proprio in quel luogo? “In quanto luogo simbolo di un utilizzo della “modernità” e della “velocità”, oltre che di spreco, sia di risorse monetarie che di territorio, contro cui ci opponiamo da sempre”, spiega Francesca Conti, 46 anni, ricercatrice precaria presso l’Istituto degli Innocenti, che rappresenta la parte più movimentista e sociale della lista, nonostante rappresentanti storici dell’area come Rifondazione comunista ed esponenti del sindacalismo di base, come Flavio Coppola, Cobas scuola.
Di fatto dunque, bando alle chiacchiere, si entra subito nel merito, e la presentazione ufficiale della lista diventa occasione per mettere in chiaro fin da subito quali sono le scelte e l’approccio che i “fattoriani” propongono alla città. Una svolta di 360 gradi, che guarda ad alcune priorità fra cui l’uso del territorio e delle nuove tecnologie in funzione innanzitutto del lavoro, dei diritti sociali, dell’economia. Un’economia che si fonda su parole chiave come sostenibilità e legalità, ma anche innovazione. E soprattutto, guarda alla rivoluzione economica declinata sotto il profilo ambientale, in particolare nell’ottica di evitare il consumo di suolo. Una scelta, dicono dalla lista fiorentina di Fattori, che non può che portare occupazione “buona”. “Dalla vicenda Tav che tocca anche Firenze – dice Francesca Conti – abbiamo imparato alcune banali verità che tuttavia la politica stenta a riconoscere, fra cui l’importanza del coinvolgimento delle comunità, ma anche la capacità, vista la velocità delle innovazioni, di avere il coraggio di far marcia indietro se un’opera è superata e la competenza per proporre alternative che vadano in direzione del miglioramento della qualità della vita e anche dei rapporti di lavoro”. Insomma ambiente, sostenibilità, innovazione per mettere in piedi quella rivoluzione economica necessaria per far ripartire la macchina toscana.
In altre parole, no alla Tav ma sì a tutto ciò che può rappresentare trasporto e mobilità sostenibile, il più possibile non impattante, il meno possibile pericolosa per i territori attraversati. Del resto, in Toscana si hanno ancora negli occhi le scene drammatiche di Viareggio, o riecheggiano le parole con cui la stessa Ferrovie Italiane aveva dichiarato a suo tempo (anni fa ormai) che il sottopassaggio che passa nelle delicate radici di Firenze era ormai superabile visti gli sviluppi tecnologici. Presentazione di candidati, dunque, oggi, ma anche blitz concreto sui temi portanti dei prossimi anni di Firenze.
La lista, eccola, rigorosamente spartita fra i generi, con ancora l’incognita della capolista, che di sicuro ha solo un elemento: che sarà donna, a meno che i veti incrociati portino ad una soluzione diversa.
Oltre a Francesca Conti (Pap-PerUnaltracittà), correranno Paolo Sarti, consigliere regionale uscente e dato per certo alla conferma, Valentina Adducci che si posiziona in quota Rifondazione, l’ex consigliere comunale Tommaso Grassi, la docente universitaria Anna Pettini, che rappresenta l’area Firenze Città Aperta, Flavio Coppola, insegnante e rappresentante Cobas per la scuola, l’architetto Serena Jaff, e infine Marcello Gostinelli.