Lista di scopo “comune”Una firma radicale per salvare Giustizia e Csi. Parla Staderini

Si chiama “Lista di scopo”, ovvero non guarda alle geografie politiche o agli apparentamenti per una vittoria risicata o una sconfitta onorevole. Bensì, come dice il nome, ha uno scopo preciso e immediato. E assai concreto. In questo caso che la riforma della Giustizia non venga dimenticata o peggio espulsa dall’agenda del prossimo Parlamento. La lista di scopo in questione è “Amnistia, giustizia, libertà” di cui è capolista nella circoscrizione Piemonte 1 per la Camera dei Deputati, Mario Staderini, segretario dei Radicali italiani, gruppo che si è sempre distinto per una lotta mirata al rinnovamento dei meccanismi di un Paese ancorato all’arretratezza per colpa della burocrazia come l’Italia. 7per24 ha incontrato il leader dei radicali:
i Radicali hanno promosso per le elezioni di febbraio la lista di scopo “Amnistia, giustizia, libertà”. Perché questa definizione?
“L’Italia è un Paese che sta morendo perché il Diritto e le regole non valgono più nulla, con le istituzioni che sono le prime a considerare carta straccia la Costituzione e le leggi. Tutto parte dalla bancarotta del sistema Giustizia; se i tribunali non funzionano – ci sono 9 milioni di processi pendenti – nessun diritto è garantito e i primi a farne le spese sono i più deboli. Non esiste riforma che possa funzionare in assenza dell’infrastruttura Giustizia, né tantomeno ci può essere ripresa economica. Se un’impresa deve aspettare 1200 giorni per recuperare un credito, fallisce prima: in Francia invece bastano 200 giorni. E chi investe allora dove va? La nostra lista ha l’obiettivo di sventare il rischio che ancora una volta la più importante e urgente riforma sia espulsa dall’agenda del prossimo Parlamento”
7per24 segue da tempo la difficile situazione del Csi Piemonte (Consorzio di enti pubblici che opera nel campo della tecnologia digitale e dell’Ict, in ritardo di quasi 10 mesi coi pagamenti e con un debito di 48 milioni di euro coi fornitori, eccellenza nel settore che rischia il tracollo portando con sé migliaia di posti di lavoro, ndr.). Cosa ne pensa?
“E’ una realtà che si aggrava. Alle difficoltà enormi create dal sistema delle imprese Ict locali, si è aggiunta la cassa integrazione. Ho sentito parlare di una ipotesi di cessione del credito, da parte del Csi, a Sace e che potrebbe risolvere diversi problemi, per cui è fondamentale che la regione si attivi in tempi rapidissimi per permettere al Csi l’anticipazione del credito. Ulteriori ritardi provocherebbero danni intollerabili alle imprese e a tutti i collaboratori”.
Cosa pensa dell’ipotesi di privatizzazione?
“Non si può negare che in questi anni il Csi abbia garantito un buon funzionamento all’amministrazione insieme ad un mercato sufficientemente competitivo. La mia impressione è che la privatizzazione sia la ripetizione di tutto quello che le giunte Formigoni hanno fatto in questi anni in Lombardia e che come Radicali abbiamo più volte denunciato. In nome della sussidiarietà si prendono pezzi del pubblico per assegnarlo a privati, operando però fuori da un contesto di mercato”.
7per24 ha provato più volte a spiegare che le Ict sono il motore dello sviluppo. Cosa ne pensa?
“Le Ict non sono un costo, sono un motore di efficienza e sviluppo. E’ chiaro ormai anche ad un bambino che il futuro della competitività passa per gli strumenti del digitale. Per cui occorre andare nella direzione opposta”.
torniamo alle elezioni: in questi giorni avete lanciato un appello perché state raccogliendo le firme per la presentazione della lista. Come sta andando?
“Tra i tanti ostacoli burocratici e il freddo di questi giorni, rischiamo di non farcela. C’è tempo fino a domenica 20 gennaio, per cui rivolgo un appello ai lettori e agli amici di 7per24: dateci una mano, venite a firmare e portate qualche amico. Lo chiedo anche a chi poi non ci voterà; si tratta di consentire ai piemontesi di poter scegliere di farlo”.
si può firmare online?
“Purtroppo no, siamo ancora nel passato…Potrete però firmare in via Botero 11 tutti i giorni dalle 20.30 alle 22.30 (sede Associazione Adelaide Aglietta), al tavolo di via Garibaldi 18 tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00, oppure all’interno del Municipio di Torino, in piazza Municipio 1 presso l’Urp, dalle 8.00 alle 16.00. Dateci una mano, è questione di ore…”

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