Limitare gli affitti turistici, Property Managers: “Strategia sbagliata”

Firenze – Il sindaco Nardella si propone di porre fine all’esodo dei fiorentini dal centro storico e zone limitrofe, cacciati dal progressivo allargarsi delle locazione turistiche brevi, e subito giunge la risposta dell’associazione nazionale di categoria del turismo residenziale Property Managers. “La battaglia, se è quella di riportare i fiorentini nel centro storico è anche giusta ma la strategia e il momento sono totalmente sbagliati. Il sindaco Nardella continua ad ignorare la disponibilità degli imprenditori del settore ad organizzare un incontro per cercare insieme di trovare le giuste soluzioni per un problema che certo non nasce oggi e che oggi forse è anche il meno urgente.”. E’ ciò che dichiara  Alessandra Signori, referente toscana dell’associazione Property Managers Italia in merito alla proposta del primo cittadino di Firenze di lavorare ad una legge per limitare le locazioni turistiche.

“Bene prevedere strumenti contro la morosità, perché questo spingerebbe molti proprietari di case a cambiare destinazione ai loro immobili attualmente rivolti esclusivamente al mercato turistico. E’ infatti importante anche per noi cercare di far ritornare i fiorentini in centro perché è interesse di tutti avere una città viva e autentica. Ma quella che è una battaglia importante viene affrontata con strumenti sbagliati: il sindaco non conosce forse bene il settore”, commenta Signori.

Ad esempio l’ipotetico tetto a 120 pernottamenti l’anno è una proposta ormai obsoleta – spiega Signori – che, dove è stata utilizzata, non ha mai funzionato. Di fatto si vuole aprire una porta al sommerso e all’evasione. Si continua poi a parlare di rendite passive provenienti dalle locazioni turistiche, ignorando l’enorme lavoro che gira intorno all’accoglienza di un turista in una casa. Soltanto a Firenze si parla di  centinaia di lavoratori assunti, milioni di euro versati in tasse, a partire dalla tassa di soggiorno. Il mercato è cambiato e richiede un’accoglienza aggiuntiva rispetto a quella alberghiera, sarebbe un errore strategico mandare quella domanda verso altri paesi più organizzati. Parlare poi di overtourism nel febbraio 2021, quando tutto il tessuto produttivo del centro storico cittadino è distrutto dalla mancanza di visitatori stranieri causata dalla pandemia, lo trovo fortemente inadeguato. Abbiamo bisogno di aprire le porte della città, non di socchiuderle, in modo da ritrovare ossigeno non appena finisce l’emergenza sanitaria.”.

Foto: Alessandra Signori, referente toscana dell’associazione Property Managers Italia

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