Firenze – Revocata la licenza a un bar di Peretola, nel Quartiere 5 a Firenze. La richiesta è stata avanzata dalla Prefettura e la revoca è stata attuata dall’amministrazione comunale. La decisione riguarda un locale frequentato da persone gravate da precedenti penali, che finì al centro di alcuni fatti di cronaca e delle proteste dei cittadini. La valutazione è stata fatta in Prefettura, dal gruppo di lavoro istituito per eventuali esigenze di pubblica sicurezza. La decisione che ne è scaturita è stata convalidata in sede di Cosp.
In questi mesi il pool, coordinato dalla Prefettura e composto da rappresentanti della questura, dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia municipale, ha disposto nuovi controlli e ha analizzato gli esiti dei numerosi sopralluoghi fatti nel corso del tempo in questa attività, che nel frattempo ha avuto anche due sospensioni disposte dalla questura.
Dalle verifiche fatte dalle forze dell’ordine è quindi emerso che era frequentato da persone con precedenti penali fra cui spaccio, violenza, minaccia, truffa, percosse, ricettazione e soggiorno illegale sul territorio. All’interno del locale inoltre si è verificata una violenta lite anche mediante l’impiego di corpi contundenti, che ha determinato il ferimento di uno degli avventori e, in altra occasione, sono state rinvenute sostanze stupefacenti occultate all’arrivo della polizia. Alla luce di questo la Prefettura ha richiesto la revoca della licenza che la direzione sviluppo economico del Comune ha notificato ai gestori.
“Il lavoro di squadra premia sempre e ringrazio tutti per questo intervento che porterà maggiore sicurezza e serenità fra i cittadini” ha detto l’assessora alla sicurezza Benedetta Albanese che è in contatto con i residenti della zona. “La situazione dell’area intorno alla zona di piazza 4 Novembre è andata nel tempo facendosi sempre più critica e il problema è stato discusso anche con il presidente del Quartiere 5 al Tavolo di Legalità dove è stato deciso di presidiare con la polizia municipale giardini pubblici e scuole della zona per rispondere alle esigenze di sicurezza dei cittadini. A questo si è aggiunto un forte intervento investigativo e il presidio delle forze dell’ordine, coordinato dalla Prefettura. Il lavoro di tutti oggi porta alla chiusura definitiva di un’attività, un provvedimento duro ma necessario per garantire la sicurezza e la vivibilità di quella zona”.