Più Libri più liberi, il mercato della media e piccola editoria tra segno negativo e punti di forza‏

Firenze – Secondo un’indagine Nielsen sulla piccola e media editoria a fine ottobre si è registrato un – 4,6% di fatturato, circa 43 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo per librerie, online e grande distribuzione. Certo, il segno è sempre negativo, ma rispetto al – 5,3% dei primi mesi dell’anno si avverte una certa ripresa, mentre le copie di libri di carta venduti nei primi dieci mesi del 2014 segnano un – 7,1 %, pari a cinque milioni e mezzo di copie vendute in meno, rispetto allo stesso periodo del 2013. Sono solo alcuni dati che emergono dalla ricerca che sarà presentata a Più Libri più liberi nell’ambito dell’incontro “Il mercato della piccola editoria nel 2014” in programma giovedì 4, giorno di apertura della fiera, nella Sala Smeraldo del Palazzo dei Congressi all’EUR a Roma. La ricerca è stata condotta da Nilsen su un campione omogeneo di circa 400 editori presenti alla fiera, a confronto con l’andamento più generale dei canali trade.

A seguire l’’incontro “Apocalittici o disintegrati”, editori e politici a confronto sulla base di un’indagine economica sulla piccola editoria condotta dall’Associazione Italiana Editori, con la partecipazione di Antonio Monaco Presidente del gruppo dei piccoli editori AIE, Antonio Palmieri della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Flavia Piccoli Nardelli Vicepresidente della Commissione Cultura, Giovanni Peresson e Fabio del Giudice dell’AIE. Ma i segni meno non bastano per raccontare la piccola e media editoria italiana che vanta al contrario del punti di forza come il food e il mercato dei libri per ragazzi. Ad aprire la giornata inaugurale della fiera sarà infatti “La cucina dell’editore. Ripartire da un’eccellenza italiana?” che in previsione di Expo2015 metterà in luce la vivacità di questo mercato che oggi rappresenta il 15,5% della manualistica ed è  in crescita del 22,6 dal 2010. Ma sei veri lettori forti sono i ragazzi, visto che il mercato in questo segmento cresce di più rispetto alla media, cosa accade alla lettura e all’acquisto dei libri  quando il 30% delle famiglie con bambini da 0 a 13 anni possiede un tablet e nell’82% dei casi viene fatto usare dai bambini? Questo fenomeno è stato analizzato da un’ indagine di Doxa Kids e gli sviluppi sono  molto interessanti. Uno strumento “immersivo”, il tablet appunto, che permette al bambino con le varie App di entrare di più in storie e narrazioni, una capacità che supera ampiamente le possibilità offerte da altri device, con  il cellulare è solo al 57%. “L’App o il libro della buonanotte. Come cambia la lettura per i più piccoli” in programma per domenica 7 dicembre è il tema del convegno dedicato a questo tema  di grande attualità e interesse per il mondo dell’educazione e dell’istruzione in generale.

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