La prudenza del ns governo sulla Libia è segno di serietà e responsabilità. Capisco la richiesta delle opposizioni di investire subito il parlamento della questione. Ci sono momenti però in cui è altrettanto giustificata la discrezione. Per questo è necessario e urgente che su temi così delicati si crei attorno al governo un clima di ragionevole fiducia, tenuto conto soprattutto del fatto che non siamo di fronte a una “smania bellicista”, anzi potremmo parlare di una giustissima ritrosia dell’esecutivo rispetto alle sollecitazioni dei paesi alleati. Credo che anche gli avversari politici possano riconoscere a Renzi di essersi comportato sinora con grande responsabilità e prudenza in tutti i teatri di guerra. Senza peraltro sottovalutare il potenziale di rischio crescente per l’Europa e, in particolare per l’Italia, rappresentato dalla progressiva penetrazione dell’Isis in tutto il territorio libico. È rassicurante il fatto che il ns governo non mostri intenzioni interventiste nei confronti dello stato (?) libico, senza sottrarsi alla responsabilità semmai di collaborare con quello stato nella lotta contro l’avanzata dell’Isis. È tutto drammaticamente complesso, ahimè. Se almeno su questa vicenda fossero risparmiate speculazioni propagandistiche l’Italia si mostrerebbe paese di seria civiltà politica.