ll futuro di oltre 200 lavoratori rimane sospeso: l'azienda per la mobilità fiorentina Li-nea spa, costituita da Ataf, Cap e Autolinee Toscane è infatti stata esclusa dalla gara regionale per la nuova gestione del trasporto pubblico locale. Autolinee Toscane fa capo a sua volta all'azienda francese RATP che si trova in competizione con le altre componenti di Li-nea per l'assegnazione del servizio. Proprio questa concorrenza interna, secondo il bando regionale, pregiudica la partecipazione alla gara e rende incerte le sorti dei lavoratori. Il timore degli organi sindacali risiede soprattutto nell'eventuale scorporamento di Li-nea o addirittura nella sua sparizione: l'azienda ha sempre concluso gli anni con un bilancio in attivo (nel 2012 con un utile netto di oltre 500.000 euro) e la chiusura totale sarebbe un'offesa a tutti coloro che vi hanno investito tempo ed energie.
"Quando siamo nati avevamo a disposizione solo un piazzale fangoso", ricorda Samuele Masini, delegato Fit-Cgil della società Li-nea, mentre adesso l'azienda, con quindici anni di esperienza, può definirsi fondamentale per il trasporto toscano, al secondo posto dopo Ataf. Per questo i lavoratori stanno lottando e chiedendo risposte, ma sembra che il loro problema non rientri tra le priorità dell'agenda della politica.
Originariamente, Li-nea era composta da Cap, Ataf e Florentia Bus (ciascuna in possesso del 33%) che successivamente ha ceduto le quote ad Autolinee Toscane. Questa vendita ha comportato l'esclusione di Li-nea dalla possibile entrata nel consorzio Mobit. il quale adesso si trova in competizione con la francese RATP, attuale componente del gruppo Li-nea. Se Mobit vincesse la gara, difficilmente potrebbe riassegnare il servizio a un suo concorrente: di questo i lavoratori hanno paura. Hanno paura perché dietro a ogni autista c'è una famiglia che ha costruito una vita attorno a quel lavoro, ad esempio comprando casa vicino al luogo della tratta affidata all'azienda (che copre prevalentemente Scandicci).
"La politica è assente, anzi, se possibile scappa". Perché si trova di fronte a una questione spinosa. I sindacati convocheranno a breve tutti i candidati sindaci della piana fiorentina, alzeranno la voce e faranno il possibile fino alla scadenza del bando fissata per fine anno. Se il concetto di gara regionale rimarrà quello espresso da Rossi (unico gestore con unico codice fiscale) allora saranno pronti a collaborare. In ogni caso si augurano di far parte di un grande gruppo che permetta loro di proseguire il lavoro da dove lo hanno lasciato, nell'interesse dei cittadini e nel nome dei loro diritti.