Capalbio – L’ex ministro Altero Matteoli è morto in un incidente stradale avvenuto oggi sulla via Aurelia, vicino a Capalbio. Nel sinistro sono coinvolte due auto e risulterebbero altri due feriti. Matteoli sarebbe stato estratto dalle lamiere già in fin di vita e sono stati inutili gli sforzi dei medici del 118 per rianimarlo. Nato a Cecina l’8 settembre 1940, dall’ 8 maggio 2008 al 16 novembre 2011 fu Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel quarto Governo Berlusconi, mentre dal 2006 al 2011 ricoprì la carica di sindaco del comune di Orbetello, in provincia di Grosseto.
“Conoscevo Matteoli sin dai tempi della vertenza Piaggio – questo il ricordo del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – sulla quale anche lui lavorò molto. Più volte ministro, è stato un avversario politico schietto e leale. Fa riflettere che sia scomparso sull’Aurelia, proprio quella strada per cui si è impegnato tanto. Un impegno che abbiamo condiviso e che porteremo avanti con il recente adeguamento per la messa in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente”.
“Lo ricordiamo con in cuore il gola quando, da Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, la mattina del 30 giugno 2009 corse a Viareggio, primo fra tutti i membri del governo, per la strage ferroviaria. Lo ricordiamo con profonda gratitudine quando, nel 2010, riuscì a liberare 4 milioni di euro da destinare al completamento della rete fognaria a Capezzano, Camaiore e Lido”: lo afferma un comunicato di Forza Italia di Viareggio.
“Un uomo di grande pazienza – lo ricorda Alessandro Santini coordinatore comunale di Viareggio – con cui ho condiviso una parte importante del mio percorso politico e da cui ho imparato quanto sia indispensabile conoscere palmo a palmo un territorio, per amministrarlo correttamente. Fu lui a consigliarmi l’assessorato all’ambiente, a Camaiore, perché, diceva, solo così avrei capito davvero quel Comune, i suoi abitanti e le loro necessità. Dopo le elezioni del 2015 a Viareggio ci siamo allontanati per poi ritrovarci lo scorso settembre, a Matera, in occasione del dibattito ‘Nuovi diritti o nuove pretese?’ alla festa nazionale di ‘IDEA – Popolo e Libertà’: con un abbraccio e poche, pochissime parole, avevamo risolto ogni incomprensione”.