Firenze – “Dobbiamo affrontare la situazione dei richiedenti asilo. Non stiamo parlando solo di salvare vite umane ma di affrontare la questione di una politica comune, europea, sull’immigrazione. Cosa sta facendo la Commissione europea?” Lo chiede il professore JHH Weiler, presidente dell’Istituto Università Europea in questa terza giornata di incontri e discussioni sullo Stato dell’Unione europea
Risponde Frans Timmermans, Primo Vice Presidente della Commissione europea, ammettendo che è stato un errore lasciare i singoli governi nazionali agire in autonomia “E’ necessario invece trovare una forma sostenibile di immigrazione legalizzata, perché senza una politica a livello europeo, non riusciamo a dare un sostegno ai cittadini. E’ inammissibile vedere i morti nel Mediterraneo e accettiamo le critiche della Corte di Lussemburgo, le istituzioni europee devono rispondere con una soluzione concreta.”
Sul tema dell’immigrazione è intervenuto anche Martin Scheinin, professore di International Law e Diritti umani, criticando un’eventuale intervento militare europeo “La situazione nel Mediterraneo è una tragedia ma non deve essere affrontata militarmente”. L’elemento principale da considerare come soluzione è la creazione di canali per una migrazione sicura e regolare, che comprenda lavoratori non qualificati, professionisti specializzati e individui che vogliano ricongiungersi alla famiglia. “Solo con un numero sufficiente di canali di immigrazione legale, possono funzionare soluzioni complementari, come una rete di protezione e aree dedicate alle procedure di identificazione e rilascio dei documenti fuori dal territorio europeo. Il Consiglio europeo ha ragione a richiamare alla solidarietà interna e responsabilità. Le persone non saliranno più su barche insicure con la speranza di essere salvati in mare se ci sono canali accessibili e funzionanti di protezione e immigrazione legale.”