I presidi delle scuole superiori toscane hanno voluto mettere le mani avanti prima che inizi la stagione delle occupazioni. Per questo hanno deciso di scrivere una lettera aperta agli studenti intitolandola La scuola pubblica non si difende con le occupazioni. Nel documento, sottoscritto da 18 dirigenti scolastici toscani, i presidi spiegano agli studenti come l’occupazione possa essere strumentalizzata da alcuni studenti meno propensi all’apprendimento per usufruire di un periodo di vacanza anziché per portare avanti delle concrete azioni di protesta. Al posto delle occupazioni, propongono i presidi, gli studenti dovrebbero organizzare forme di protesta alternative e più credibili, capaci di sensibilizzare l’opinione pubblica relativamente alle tematiche della scuola. E per aiutare i loro allievi i dirigenti scolastici si sono detti disposti a concedere loro spazi pomeridiani all’interno degli istituti per approfondimenti sui problemi di attualità.