“Vogliamo lavorare moltissimo per dare risposte alla gente colpita dal sisma del maggio 2012”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, arrivando alla Regione Emilia Romagna . Letta è nelle zone colpite dal sisma, a un anno dal terremoto, per l’intera giornata. Dopo l’incontro con il presidente della Regione Vasco Errani – presente tra gli altri, il ministro per gli Affari Regionali Graziano Delrio – la visita ad alcune aziende devastate dal terremoto. A Mirandola faccia a faccia con alcuni manifestanti.
“In Emilia – ha detto Letta – c’è un problema nazionale perché qui c’è il motore della crescita del nostro paese . La caduta del pil dell’anno scorso e di quest’anno – ha osservato Letta – è anche figlia del terremoto che ha colpito un pistone del motore dell’Italia”. Che, a giudizio del presidente del Consiglio, “deve ripartire: l’Italia ha bisogno che questo motore vada al massimo. Per raggiungere di nuovo obiettivi di crescita e il segno più nel 2014 – ha concluso Letta – bisogna cha il motore riparta con gli incentivi giusti: lavoreremo per quello, perché ci sia capacità di attirare e di trattenere”.
Letta s’ è poi recato a Medolla, alla Menù, azienda alimentare colpita da terremoto divenuta un simbolo del sisma. Ad accogliere il premier, una piccola delegazione di dipendenti. Ci sono state strette di mano e un breve applauso. Il premier ha visitato il cantiere della ricostruzione della ditta, che sta rinascendo secondo i più moderni criteri antisismici. A Mirandola si è verificato un duro ma civile faccia a faccia: Enrico Letta e Vasco Errani da una parte e, dall’altra, i rappresentanti di alcuni comitati di cittadini davanti alla Sorin. Un gruppo di persone ha esposto cartelli di protesta e chiesto a Letta e Errani di rispondere ad alcune domande sul decreto 43 sull’emergenza sisma in merito alle tasse e alla copertura dei prestiti per evitare che si paghino balzelli su indennizzi e risarcimenti.
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