Siena – Con 34 docenti internazionali tra i migliori musicisti del mondo e 120 allievi (ovvero il massimo di posti disponibili) provenienti da 15 diverse nazioni, prende il via la 46esima edizione dei seminari internazionali estivi di Siena Jazz. Dal 24 luglio al 7 agosto a Siena due settimane all’insegna del “fare musica” condividendo esperienze, confrontando linguaggi musicali e armonizzando le culture di paesi diversi, il tutto all’interno di una organizzazione della didattica innovativa che conferma la prestigiosa istituzione senese come eccellenza europea nell’alta formazione musicale.
Un metodo collaudato e originale quello di Siena Jazz che ogni giorno porta gli studenti a lavorare in due gruppi di musica d’insieme, con formazioni e docenti diversi, e a prendere parte a due lezioni di tecniche dell’improvvisazione applicata allo strumento, anch’esse con docenti diversi.
Numeri davvero da capogiro: in totale sono in programma 34 laboratori musicali per un centinaio di ore 100 complessive di lezione, che portano alla formazione di 68 classi di musica d’insieme che si alterneranno nelle 26 aule tecnologiche di Siena Jazz.
E tra le unicità torna il prestigioso seminario speciale diretto da Enrico Rava, unico luogo al mondo dove il maestro ha scelto di insegnare.
Grazie ai seminari estivi di Siena Jazz dal 24 luglio al 7 agosto la città intera vivrà una felicissima “invasione” musicale. Un programma di ben 15 concerti, in cui si esibiscono 100 gruppi musicali, tutti ad ingresso libero, affianca la didattica e si svolge in inediti luoghi della città.
I CONCERTI
Si svolgerà nella meravigliosa Piazza Provenzano, il prossimo 24 luglio alle ore 21.30 il concerto internazionale di apertura del seminari: in collaborazione con Fabbrica d’Opera e il Comune di Siena, sul palco si alterneranno due formazioni. Aprirà un trio d’eccezione con il pianista Stefano Battaglia, la cantante Diana Torto e Fulvio Sigurtà alla tromba. Il concerto è dedicato alla memoria del grande pianista inglese John Taylor, docente dei corsi estivi di Siena jazz scomparso lo scorso anno.
Seguirà il Georgian septet che proporrà una produzione, elaborata appositamente per “Siena Jazz 2016”, sull’incontro del Jazz con la musica tradizionale georgiana. Il concerto è frutto del rapporto di collaborazione biennale di Siena Jazz con il conservatorio di Tibilisi.
Sul palco Reso Kiknadze, sax tenore e soprano; Zurab Ramishvili, piano; Giorgi Samsonadze, basso e contrabbasso; Iraklii Choladze, batteria; Dato Shugliashvili, voce e chonguri; Otar Kapanadze, voce e fanduri; Natalia Zumbadze, voce e doli.
Stessa location per il concerto del 25 luglio quando alle 21.30 il pianista Stefano Battaglia aprirà la serata con un trio formato dal cantante Theo Bleckmann e dal chitarrista Ben Monder. Seguirà un quintetto formato da Fulvio Sigurtà alla Tromba, Miguel Zenon al sax alto, Nir Fekder alla chitarra, Furio Di Castri al contrabbasso e Ettore Fioravanti alla batteria.
Il 26 luglio grazie alla collaborazione con l’Università degli studi di Siena, all’interno del Cortile del Rettorato si esibiranno due formazioni nate appositamente per questa serata. L’apertura è affidata a Avishai Cohen, tromba; Matt Mitchell, pianoforte; Matt Brewer, contrabbasso; Justin Brown, batteria. Seguirà il quartetto formato da Miguel Zenon, sax alto; Nir Felder, chitarra; Matt Penman, contrabbasso; Justin Brown, batteria.
Dal 27 al 29 luglio e ancora dal 4 al 5 agosto via le Jam Session in Contrada che ogni sera porteranno a scoprire il cuore più intimo delle città, con la partecipazione estemporanea di docenti e studenti dei corsi che si esibiranno nei suggestivi giardini di alcune delle società delle storiche contrade senesi.
Il 1 e il 2 agosto tornano ad esibirsi i “Siena Jazz Masters” in Piazza Provenzano.
La cantante Jen Shyu, il clarinettista e sassofonista Achille Succi, il chitarrista Roberto Cecchetto e il contrabbassista Chris Tordini saranno protagonisto dell’apertura del concerto del 1 agosto: il secondo set della serata sarà riservato ai festeggiamenti per i trent’anni dalla nascita di “Lingomania”, gruppo storico del jazz italiano formato da Maurizio Giammarco, sax tenore; Umberto Fiorentino, chitarra; Furio Di Castri, contrabbasso; Roberto Gatto, batteria e Giovanni Falzone, tromba.
La serata del 2 agosto vedrà in apertura un quartetto, inedito e formato per l’occasione da grandi del jazz mondiale quali Ben Wendel, sax tenore; Aaron Parks, pianoforte; Harish Raghavan, contrabbasso; Jeff Ballard, batteria. Seguirà il quartetto, con Shane Endsley, tromba; Logan Richardson, sax alto; Matthew Stevens, chitarra; Joe Sanders, contrabbasso; Jeff Ballard, batteria.
Per il secondo anno prosegue la collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana, fortemente voluta dalle due Istituzioni. Il 3 agosto, sempre in Piazza Provenzano, in una serata memorabile i docenti delle due accademie si incontreranno in un progetto trasversale caratterizzato da momenti di interplay inediti e stimolanti. Sul palco un quintetto d’eccezione con brani composti ed eseguiti per l’occasione da Avishai Cohen alla tromba, David Krakauer al clarinetto, Antonio Caggiano al vibrafono, Chris Tordini al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria.
L’evento sarà aperto dal quintetto di studenti dei corsi di Diploma accademico “Siena Jazz University”, che ha rappresentato l’Italia al “Keep an eye international Jazz Award 2016” ed è formato da Tommaso Iacoviello alla tromba, Vittorio Cuculo al sax alto, Danilo Tarso al pianoforte, Marco Benedetti al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Con loro, special guest, il sassofonista Maurizio Giammarco. L’esibizione sarà dedicata al ricordo del trombettista Marco Tamburini, studente e poi docente dei corsi senesi, grande artista e amico, improvvisamente scomparso nel 2015.
Il 30 e 31 luglio e ancora il 6 e 7 agosto, gran finale quattro serate strepitose che vedranno esibirsi i 68 gruppi di musica di insieme nati nel corso dei seminari 2016 diretti ciascuno dal proprio docente che suonerà nel gruppo come leader della formazione. Il pubblico potrà così “viaggiare” fra due palchi e assaporare una varietà di differenze stilistiche e di repertorio per vera festa della musica.